Donadoni trascina Parma e sogna una panca all'estero
L'Europa e' li', a portata di mano. Ma non ditelo a Roberto Donadoni. Il tecnico del Parma vola basso nonostante un sesto posto in classifica in condominio col Verona, a un punto dall'Inter quinta e con una gara, quella con la Roma, da recuperare. "Stiamo cercando di fare il nostro cammino, che e' positivo - racconta ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - Ogni partita e' complicata e bisogna guadagnarla sul campo. Ci stiamo godendo questo momento ma ci sono ancora tanti punti in palio e cercheremo di fare il possibile, e anche di piu', per mantenere questa posizione". Ma un Parma reduce da 14 gare utili e 4 vittorie di fila ha tutto per aspirare a un posto nella prossima Europa League. "Cerchiamo di vivere gara per gara - replica - I 3 punti in palio in ogni partita possono consentire salti enormi in classifica. La classifica finale ci dira' dove siamo, noi siamo una squadra che se la puo' giocare con tutte quante e con umilta' e serenita' cerchiamo di continuare questo trend positivo".
A partire dallo 'scontro diretto' di domenica prossima col Verona. "Affrontiamo una squadra che ha i nostri stessi punti, anche se con una partita in piu', e' bello arrivare a questo punto del campionato a un confronto del genere ma e' una gara che non deve poi far fare ragionamenti diversi su quello che e' stato fin qui il cammino delle due squadre". Parma sembra tornata l'isola felice di qualche anno fa. "E' un ambiente dove c'e' un po' meno pressione ma il pubblico e' esigente - precisa Donadoni - ieri ci hanno seguito tantissimi tifosi ma qualche domenica fa, col Catania, non e' arrivata la goleada e ci sono stati anche dei fischi". La squadra gialloblu' e' una delle piacevoli sorprese di questa stagione e i segreti sono tanti. "C'e' uno zoccolo duro importante - conferma Donadoni - Lucarelli, tanto per citarne uno, non e' piu' giovanissimo ma l'impegno che ci mette, l'esempio che da' spiegano tutto. Anche il rapporto e il tipo di programmazione che si portano avanti con la societa' e il direttore sportivo sono fondamentali, cosi' come avere lo staff che ho la fortuna di avere". E Donadoni? "Cerco di essere me stesso e mantenere un certo tipo di equilibrio, cerco solo di trasferire ai ragazzi che ho a disposizione quello che madre natura e le esperienze vissute mi hanno dato", minimizza il tecnico, che non nasconde di voler provare un giorno un'avventura all'estero. "Mi auguro che attraverso il lavoro qualcosa accada - ammette - io intanto cerco di vivere al meglio l'oggi, che e' l'unica certezza che ho. E attraverso questa certezza costruirmi il futuro".