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Doping: medico britannico tira in ballo Leicester, Chelsea e Arsenal

Anche la Gran Bretagna potrebbe avere la sua 'Operacion Puerto'. Cosi' come in Spagna Eufemiano Fuentes fu implicato in uno scandalo di doping che si e' poi concluso con pene blande, anche Oltremanica si potrebbe aprire uno 'scandalo' legato a un medico, Mark Bonar, le cui dichiarazioni choc sono pero' tutte da provare. Il Sunday Times ha infatti pubblicato un video dove il 38enne medico londinese rivela, ad un reporter fintosi atleta, di aver prescitto sostanze dopanti ad una rete segreta di acquirenti, tra cui calciatori della Premier League di Arsenal, Chelsea e Leicester City, ciclisti britannici che hanno disputato il Tour de France, tennisti, un pugile britannico, un giocatore di cricket inglese e campioni di arti marziali. Nel corso degli ultimi sei anni Bonar avrebbe rifornito piu' di 150 atleti di Epo, steroidi e ormone della crescita, ottenendo dei miglioramenti eccezionali nelle loro performance sportive. Nel video girato ad insaputa del medico non si fanno nomi e, come precisa lo stesso quotidiano britannico, non c'e' alcuna prova che Bonar abbia effettivamente lavorato con questi atleti, al di la' della mera testimonianza della telecamera nascosta.

Nella conversazione filmata, Bonar indica anche l'esistenza di un altro medico che agirebbe senza scrupoli. L'inchiesta giornalistica ha subito creato attenzione e preoccupazione in Gran Bretagna. Il ministro dello sport britannico, John Whittingdale, si e' subito detto "sconvolto e molto preoccupato" e ha chiesto l'apertura immediata di un'indagine indipendente. La Football Association ritiene che si tratti di "accuse molto serie" e approva la decisione dell'Antidoping britannica di avviare immediatamente un'inchiesta assicurando massima collaborazione per "proteggere l'integrita' del calcio inglese". Dura invece la replica dei club di Premier tirati in ballo da Bonar, che non esitano a bollare come false le sue affermazioni. L'Arsenal si dice "estremamente amareggiato" per le accuse "che sono prive di fondamento". Stessa posizione per il Chelsea che "non e' mai ricorso ai servizi del dottor Bonar e che non e' a conoscenza ne' e' in possesso di alcun documento che provi che nostri giocatori siano stati curati da lui o siano ricorsi ai suoi servizi". "Siamo estremamente rammaricati del fatto che il Sunday Times abbia pubblicato accuse non comprovate relative a giocatori di club come il Leicester quando, per sua stessa ammissione, riconosce che non ci siano prove sufficienti a sostenere le stesse accuse", si legge in una nota della squadra allenata da Ranieri.

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