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Coronavirus cambiato, Zangrillo contro Galli. Botta e risposta sul covid
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Coronavirus cambiato, Zangrillo contro Massimo Galli. Botta e risposta sul covid

Alberto Zangrillo non cambia idea sul coronavirus. Secondo il direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, si sta assistendo ormai a “un’altra malattia” rispetto a quella che ha colpito l’Italia nei mesi scorsi. Massimo Galli, primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, resta anche lui della sua idea sul coronavirus: “Il virus è rimasto lo stesso”.

CORONAVIRUS, ALBERTO ZANGRILLO E MASSIMO GALLI: CONFRONTO A PORTA A PORTA SUL COVID

Alberto Zangrillo e Massimo Galli si sono confrontati a “Porta a Porta” sul tema di coronavirus e covid-19. Zangrillo ha spiegato meglio la sua affermazione sul virus che  “clinicamente non esiste più”. Il medico del San Raffaele ha sottolineato che “dall’osservazione clinica abbiamo visto una flessione progressiva” fino a “non vedere più un paziente in terapia intensiva” dalla fine di aprile.

CORONAVIRUS, ALBERTO ZANGRILLO E MASSIMO GALLI, le parole a Porta a Porta

Massimo Galli ha ribattuto che l'osservazione di Alberto Zangrillo sul coronavirus nasce dal fatto che in terapia intensiva “arrivano solo i malati più gravi” che sono effettivamente “diminuiti per l’efficacia delle misure di distanziamento sociale” e perché “le persone anziane, quelle a maggior rischio di conseguenze pesanti, hanno adottato comportamenti prudenti”. Massimo Galli ha aggiunto che “solo il 10 per cento delle persone che hanno contratto il virus sono costrette ad andare in ospedale con una polmonite”. Tutte le altre, che hanno contratto il coronavirus si curano a casa, “hanno lo stesso virus” e allo stato dei fatti i risultati delle ricerche “non ci dicono che il virus sia cambiato in maniera significativa”. Massimo Galli ha anche sottolineato che occorre stare attenti a dare certi messaggi pensando “a quello che resta in testa alla gente”.

Covid, Alberto Zangrillo: "Ora malattia assolutamente differente". Massimo Galli: "Non è cambiata"

Alberto Zangrillo ha precisato: “Non ho mai detto che il virus sia cambiato” ma “posso assicurare che stiamo assistendo ad una malattia assolutamente differente“, ed è possibile che “le evidenze cliniche parallelamente alle evidenze scientifiche ci permetteranno di mettere, temporaneamente, la parola fine”. Massimo Galli ha quindi replicato: “Possiamo essere d’accordo che quello che stiamo vedendo e diverso da quello che vedevamo un mese fa” ma questo è una “logica conseguenza del fine della prima ondata dell’epidemia”.

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