Lorenzo Dalla Porta: "Il segreto per vincere? Crederci. A Vale ruberei tutto" - Affaritaliani.it

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Lorenzo Dalla Porta: "Il segreto per vincere? Crederci. A Vale ruberei tutto"

Victor Luca Venturelli

L'intervista di Affaritaliani.it a Lorenzo Dalla Porta, il giovane neo campione del mondo della categoria Moto 3

Lorenzo Dalla Porta entra nella scena motociclistica internazionale vincendo il Campionato Italiano 125cc 2012. Nelle due stagioni successive corre nel CIV Moto3™ e nel 2015 disputa il FIM CEV Repsol. A metà anno, a partire dalla prova di Indianapolis, il Team Laglisse punta su di lui per sostituire Isaac Viñales: il giovane toscano Lorenzo Dalla Porta si adatta velocemente alle competizioni iridate e ripaga la fiducia con un ottavo piazzamento a Silverstone e un undicesimo posto nel GP di casa a Misano. Nel 2016 partecipa al CEV e sostituisce diversi piloti nella classe leggera tra i quali, in modo definitivo, Romano Fenati nello Sky Racing Team VR46. Corre con la stessa squadra per tutta la stagione e nel 2017 diventa pilota ufficiale Mahindra nel team Aspar. Finisce l'avventura della moto italo-indiana nella categoria e Dalla Porta diventa alfiere della titolata Leopard Racing per il 2018 raccogliendo quattro podi e una vittoria, sempre a Misano. Resta nel team celeste nel 2019 ottiene il titolo di campione della categoria Moto 3.

Affari Italiani ha intervistato il giovane neo campione del mondo della categoria Moto 3 Lorenzo Dalla Porta. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dagli inizi ad oggi quanto è cambiato Lorenzo Dalla Porta e quali consapevolezze ha raggiunto?

Sono cambiato tanto rispetto a quando ero piccolo e, in particolar modo, rispetto al 2012 quando sono entrato nel mondo agonisitco delle due ruote (avevo 14 anni). Oggi che ne ho che 22 mi sento molto più maturo, molto più sicuro di me stesso e questo mi ha dato la forza e la determinazione per vincere il titolo della Moto 3.

Allenamento costante, dieta e mental coaching. Qual è il tuo workout in preparazione alle gare alimentare e hai qualche 'rituale'?

Mi preparo molto duramente con allenamenti in palestra, bicicletta, moto e corsa a piedi. Ho qualche abitudine scaramantica, mi devo mettere sempre prima il calzino sinistro poi il destro, prima il guanto sinistro dopo il destro, prima sistemo la gamba sinistra dopo quella destra. Insomma mi preparo tutta la parte sinistra del corpo prima di quella destra.

Vincere un moto mondiale alla giovanissima età di 21 anni. Qual è il segreto, se ce nè uno e cosa, secondo te, ti ha permesso di raggiungere un traguardo così importante?

Il segreto è sicuramente il duro lavoro e il crederci sempre. Se penso a cosa mi ha fatto vincere, oltre al non mollare mai e crederci sempre di più giorno dopo giorno, è stato il rendermi conto di essere giri davanti a tutti durante la gara che ha sancito la mia vittoria. Il voler stare il più avanti possibile, il voler arrivare sempre prima e il non voler mai compiere errori mi ha permesso di vincere il campionato.

Il sogno più grande a cui ambisci nella tua carriera da pilota?

Sicuramente ambisco a vincere un mondiale in Moto Gp, però mi manca ancora molta strada. La vittoria del titolo in Moto 3 è un importante obiettivo raggiunto ma è un punto di partenza da cui creare delle basi per fare qualcosa di ancora più grande.

Cosa ruberesti a Valentino Rossi e Marquez del loro talento?

Direi tutto (ridendo ndr)! Il livello raggiunto da loro, cosa hanno fatto nella storia del motociclismo e cosa stanno facendo ora è qualcosa di incredibile, qualcosa che mi piacerebbe riuscire ad emulare. Abbiamo storie diverse, sono tante le cose del loro talento che mi piacerebbe avere, anche se le skills che ho potrebbero anche essere sufficienti per vincere un titolo in Moto Gp. Però vedremo, anche perchè potrebbe essere qualcosa più grande di me.

Quali sono i giovani piloti emergenti con cui pensi ti dovrai confrontare nel tuo futuro (oltre al giovane fratello di Marc Marquez) e perchè?

Ce ne sono tanti, per esempio alcuni di quelli che ho già incontrato l'anno scorso nella Moto 3: Jorge Martìn, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Enea Bastianini che sono piloti molto veloci. Poi penso andrà molto forte anche Canetti in Moto 2, poi vedremo. Ce ne sono tanti. Il perché è semplicemente il fatto che hanno talento e sono in grado di spingere e andare molto forte.