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Olimpia Milano trionfa in Coppa Italia. Datome: "Restiamo umili e affamati"
Gigi Datome (foto Ipa)

Olimpia Milano trionfa in Coppa Italia: Scavolini Pesaro dominata. Datome: "Restiamo umili e affamati"

“E bello quando un gruppo lavora seriamente ogni giorno con energia e sacrifici per ottenere gli obiettivi che vuole ottenere. Quando questo sforzo viene ripagato con un titolo è giusto festeggiare. Oggi lo facciamo ma dobbiamo guardare avanti. Oggi sono felice di far parte di questo gruppo, ma il bello deve ancora venire. Giovedì abbiamo una partita importante. Da domeni pensiamo a quella”. A parlare è Gigi Datome, Mvp di una final-8 di Coppa Italia dominata dall'Olimpia Milano. La finale contro la Scavolini Pesaro (87-59) non ha avuto storia ed è arrivata dopo le grandi prestazioni contro Reggio Emilia e Venezia.

“Il mio obiettivo è sempre vincere e ogni trofeo me lo sono goduto. A Milano sono venuto per questo ma tutti i trofei sono belli. Questo è un gruppo ambizioso che si dedica al proprio lavoro. E’ un gruppo sano di cui è bello far parte", spiega Datome che in finale ha messo dentro 15 punti con un solo errore al tiro, 5 rimbalzi e 2 assist in soli 16 minuti sul parquet (plus/minus strepitoso: +36 con lui in campo).

Ora si guarda avanti: tra campionato ed Eurolega questa Olimpia Milano ha obiettivi ambiziosi: “Siamo abbastanza maturi per sapere che ad un certo punto si ripartirà da zero. Veniamo da un mese ottimo, quello di gennaio. Qui abbiamo giocato fortissimo, rispettando gli avversari credo che abbiamo dato una bella mmagine di noi stessi. Questo ci dà benzina per andare avanti. Continuiamo ad essere umili, ambiziosi e affamati. Nello sport chi si rilassa è perduto: penso che il coach sia contento di noi. Tanti sono qui perché lui è tosto, non è facile lavorare per lui, ma è gratificante perché ti porta poi a giocare questa pallacanestro. E ora siamo felici”conclude Datome.

OLIMPIA MILANO, ETTORE MESSINA: "VITTORIA CHE CI DA' FIDUCIA IN VISTA DI EUROLEGA E CAMPIONATO"

Ettore Messina si può godere il suo secondo trofeo da coach dell'Olimpia Milano (dopo la Supercoppa Italiana vinta a inizio stagione battendo la Virtus Bologna in finale).  “E’ stata una partita condizionata dalla stanchezza di Pesaro che veniva da due gare molto dure, ma io voglio dare merito ai ragazzi di aver cominciato la gara con attenzione, non hanno mai alzato il piede dall’acceleratore e così è stata una grande progressione, anche se loro ovviamente avevano le gambe affaticate. Abbiamo giocato una coppa di alto livello e dopo i primi minuti della semifinale con Venezia ci siamo sbloccati ed è stato davvero bello. Ci siamo affidati alle nostre armi, alla difesa, difendere bene insieme e mostrando tanta voglia di passarsi la palla. Sono state tre partite di grande solidità, quindi è una vittoria che ci dà fiducia in vista della retta finale del campionato e dell’EuroLeague. Sento gratitudine per il sig. Armani, per la sua famiglia, per Leo Dell’Orco perché alla fine di una stagione non facile come quella passata hanno manifestato fiducia in quello che io e lo staff volevamo fare. Hanno avuto fiducia e pazienza credendo in noi come persone prima che come professionisti. Mi sento davvero fortunato di essere all’Olimpia in questo momento. Ma già giovedì abbiamo il Maccabi e cercheremo di fare un passo avanti. Nei playoff poi si azzera tutto. Speriamo di farci trovare nelle condizioni giuste".

Ettore Messina è orgoglioso del suo gruppo. La sua Olimpia Milano ha grandi uomini. Campioni dentro e fuori dal parquet: “Ho gioito tanto per la Supercoppa ma sono ancora più contento di questa vittoria. Vengo da cinque anni da assistente molto importanti e venendo in un club come questo, con queste aspettative e giocando in un modo che piace a proprietà e tifosi mi rende felice. Nella mia carriera ho fatto bene dappertutto tranne a Madrid e vincere qui non è secondario. Ho una squadra cui è facile volere bene non perché ha giocatori che fanno canestro, ma per l’impegno che ci mettono tutti i giorni. E’ un gruppo che si è trovato piano piano ed è quello che speravamo di avere firmando alcuni giocatori come Hines, Delaney o Rodriguez l’anno scorso. Un conto è sapere di aver firmato grandi uomini e un altro è vedere come lo dimostrino tutti i giorni"

“Tecnicamente possiamo migliorare tanto, palleggiamo ancora troppo, potremmo fare più contropiede per quello che costruiamo in difesa, dovremmo essere più cinici a sfruttare i mismatch in attacco. Ma significa spaccare il capello. A me basterebbe avere una squadra in salute quando conterà di più. Quando abbiamo perso in casa con Trieste ho personalmente ammirato la partita di Trieste ma eravamo a pezzi e invece sembrava che avessimo fatto un disastro. Ci sono partite in cui arriviamo svuotati. A Cremona avevo Rodriguez in panchina e non ha giocato: ho rischiato di perdere la partita, ma questa è normale. Questa è la vittoria di Roll e di Tarczewski, di Micov e Brooks che sono infortunati. Perché servono tutti e gestire il turnover, poi farsi trovare pronti non è mai facile", sottolinea Ettore Messina.

L'allenatore dell'AX Armani Exchange pensa alle prossime gare: “Noi vogliamo vincere il campionato, l’abbiamo detto, ma oggi abbiamo un piccolo cuscino e invece si decide l’EuroLeague, così per ora penseremo un po’ di più a quella e quando sarà finita ci dedicheremo al campionato”

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