Prandelli a Malta col dubbio Cerci-Giaccherini

Rispetto e prudenza. Il ct azzurro Cesare Prandelli non nasconde le sue preoccupazioni per la gara a Malta, valida ai fini delle qualificazioni ai Mondiali del 2014, e mette in guardia contro possibili insidie. Ne' l'ottima prestazione nell'amichevole contro il Brasile di giovedi' scorso, ne' un divario abissale nel gruppo B di Fifa 2014 (primo posto per l'Italia con 10 punti, ultimo per Malta con 0 punti e quattro sconfitte su quattro incontri) invitano a vivere una vigilia da favoriti. Il ct vi arriva con il dubbio Giaccherini o Cerci. "Sara' una partita delicata, che diventera' semplice solo se saremo bravi a creare certi spazi - esordisce Prandelli - troveremo una squadra ben organizzata, che sa raddoppiare e intercettare. Malta e' come una squadra di club, con giocatori che si allenano insieme tre volte alla settimana. L'ultima loro sconfitta contro la Bulgaria (6-0 il finale per i bulgari, ndr) e' maturata su un campo con un vento fortissimo ed e' stata condizionata da due errori clamorosi. Resto dell'idea che ogni partita sia diversa dalla precedente. Mi preoccupano le condizioni meteo e il forte vento che potremmo trovare perche' se non ci sei abituato, questo ti fa perdere la concentrazione. L'importante sara' riuscire a essere bravi nei tocchi e nella profondita' di gioco. Mi auguro che la squadra produca le stesse occasioni create nella gara con il Brasile". Massimo rispetto per l'avversario che si traduce nella scelta di non dichiarare la formazione che scendera' in campo. "La formazione non la dico, abbiamo ancora un dubbio tra Cerci e Giaccherini, e ce lo porteremo a Malta fino a mezz'ora prima del match - taglia corto il ct azzurro - Sono convinto che non siamo ancora prontissimi per un modulo con tre attaccanti. Vogliamo capire bene il nostro avversario, dopo decideremo". La scelta di uno tra Cerci e Giaccherini rispecchia il dubbio sul modulo tattico dell'Italia, ovvero sul 4-3-3 o sul piu' probabile 4-3-1-2 provato nell'ultimo allenamento di Coverciano. Ad ogni modo, anche alla luce delle scelte tattiche di Prandelli, il granata Cerci rimane in netto vantaggio sia su Diamanti che su Candreva. "Diamanti sta disputando un campionato importante a Bologna - analizza Prandelli - E' un giocatore che non da' riferimenti quando gioca nel suo club, qui in Nazionale e' diverso, proprio perche' abbiamo compiti e ruoli doversi. Candreva invece e' piu' centrocampista, e al momento io cerco un centrocampo con caratteristiche diverse da quelle di Candreva". Le certezze comunque ci sono. Sono un El-Shaarawy con capacita' di adattamento ai moduli e un Balotelli sempre piu' protagonista con la maglia azzurra. "Loro costituiscono una coppia con grandissimi margini di miglioramento, possono fare cose molto interessanti - continua il ct - El Sharaawy si adatta sia al 4-3-1-2 che a un centrocampo a quattro. Quando Balotelli dice che la Nazionale e' speciale, ha ragione, questa maglia unisce tutti, in tutti i sensi, quando arrivi a Coverciano dimentichi anche gli attriti del campionato".

ABETE "BALOTELLI UN LEADER, NEL MILAN E' MATURATO. TOTTI SPERO CHE METTA IN DIFFICOLTA' PRANDELLI" - "Balotelli e' un leader, una persona con una grande visibilita' per tanti motivi e per la sua storia, per quello che ha rappresentato e quello che puo' rappresentare. Mi sembra che sia molto maturato in termini di comportamenti e di capacita' di proporsi nei confronti del calcio italiano ed internazionale, che sono realta' sempre molto attente ai comportamenti e alle parole". Cosi' il presidente della Figc, Giancarlo Abete, commenta il salto di qualita' di Mario Balotelli. "Dal suo ritorno al Milan - ha aggiunto Abete a margine del convegno 'La Riforma del Calcio Professionistico' presso la scuola Superiore di Polizia di Roma - e' trascorso certamente un periodo breve, pero' i risultati per il momento sono molto positivi. Dal punto di vista di realizzazione, peraltro ha fatto uno stupendo gol anche in Nazionale e da un punto di vista del comportamento e di maturita' nell'approcciare i problemi". L'esplosione di SuperMario in azzurro e' un segnale incoraggiante in ottica ringiovanimento: "Possiamo verificare - ha detto Abete - che ci sono risultati importanti dal punto di vista tecnico rispetto a quanto stanno facendo le nostre nazionali. Tra maggio e luglio saremo presenti in tutti gli scenari, i giochi del Mediterraneo, le Universiadi, le fasi finali degli Europei femminili, la Confederations Cup, e saremo in Israele con l'Under 21 e l'Under 17, che non avveniva da molto tempo. Questo - conclude il numero uno del calcio italiano - e' un motivo di soddisfazione, anche le nostre squadre giovanili stanno crescendo. E' un lavoro che va fatto in profondita' e per questo lavorare come la Lega Pro, la Serie B e come deve fare anche la Lega di A e' significativo per ottenere la crescita dei giovani".
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, torna a parlare del momento di forma di Francesco Totti e della possibilita' di una sua convocazione azzurra ai prossimi mondiali, caldeggiata anche dal ct Prandelli. "E' un protagonista del calcio italiano e se sara' nelle condizioni giuste creera' qualche problema in piu' a Cesare Prandelli per i Mondiali in Brasile. Mi auguro che questi problemi li creI. Totti e' un grande campione - osserva Abete -. Vent'anni a questi livelli significa essere dei grandi campioni, perche' questi livelli si possono mantenere solo se tu sei un grande campione. I grandi campioni si contraddistinguono non solo dalla qualita' di alcune giocate e di alcune partite ma dalla continuita'". I complimenti del numero uno federale si estendono dal calciatore all'uomo: "Vive il mondo del calcio a 360 gradi, con grande attenzione al proprio modo di essere e al proprio modo di vivere - conclude Abete - e alla capacita' di esprimere sempre il massimo di rapporto con una citta' che per Totti rappresenta l'universo. Dopodiche' speriamo che Prandelli abbia tanti problemi prima dei Mondiali perche' stara' a significare che la gamma di giocatori a disposizione e' molto ricca".