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Quadarella, Nespoli, Pizzolato e Testa: pioggia di medaglie per l'Italia, ma..
Simona Quadarella (Lapresse)

L'Italia esulta per le nuove imprese degli azzurri e delle azzurre alle Olimpiadi di Tokyo 2020: dallo splendido bronzo di Simona Quadarella nel nuoto, all'argento di Mauro Nespoli (tiro con l'arco, battuto in finale dal turco Mete Gazoz), passando per il bronzo di Antonino Pizzolato (sollevamento pesi) e quello storico di Irma Testa (pugilato): sono 24 le medaglie conquistate sin qui dall'Italia. Un grande risultato, con un piccolo cruccio: è mancato un pizzico di fortuna e gli ori sono due (con il quindicesimo posto nel medagliere).

OLIMPIADI TOKYO 2020: PESI -81 KG, PIZZOLATO BRONZO, ORO AL CINESE LYU

Medaglia di bronzo per Antonino Pizzolato nel sollevamento pesi, categoria -81 kg, ai Giochi olimpici di Tokyo. L'azzurro conquista il terzo gradino del podio alle spalle del cinese Lyu Xiaojun ed al dominicano Zacarias Bonnat Michel.

OLIMPIADI: TIRO CON L'ARCO, ARGENTO PER MAURO NESPOLI BATTUTO IN FINALE DAL TURCO GAZOZ

Mauro Nespoli perde la finale per l'oro nella gara individuale del tiro con l'arco ai Giochi olimpici di Tokyo. L'azzurro, oro nella gara a squadre a Londra del 2012, ha ottenuto l'argento superato in rimonta dal turco Mete Gazoz col punteggio di 6-4 (26-29, 28-28, 27-26, 29-29, 29-26).

TOKYO 2020, QUADARELLA BRONZO NEGLI 800, STAFFETTA 4X100 MISTA ARRIVA QUARTA

E' arrivato il bronzo olimpico negli 800 stile libero per Simona QUADARELLA. La nuotatrice romana ha cosi' riscattato il quinto posto registrato nei 1500, di cui e' campionessa europea e mondiale in carica, prendendosi la medaglia alle spalle dell'inarrivabile statunitense Katie Ledecky, al suo terzo oro consecutivo a cinque cerchi nella specialita', e dell'australiana Ariarne Titmus che ha potuto aggiungere un nuovo podio ai 3 gia' centrati in questa edizione di cui due occupati dal gradino piu' alto. Ottima la gara dell'azzurra, che dopo una partenza lenta e' riuscita progressivamente a recuperare posizioni fino a superare e poi allungare sull'americana Grimes, assicurandosi cosi' la terza piazza senza eccessive sofferenze nel finale. "Prima di entrare in vasca mi sono detta 'devo tornare a casa con il sorriso, quindi o prendi la medaglia o prendi la medaglia'. Ci ho messo cuore, anima, ho fatto una gara con la testa. E' stato difficile, ma sono contenta di aver preso questa medaglia. Vale piu' di qualsiasi altra cosa. E' stato difficile, ma mi sono ritenuta fortunata di avere avuto questa opportunita' da cogliere. La mia Olimpiade e' questa, avrei preferito fare qualcosa di piu' nei 1500, sono sincera, ma non e' arrivato, fa parte della vita di un'atleta, ma questo bronzo mi rende contenta, e' sudato dopo tanti anni di lavoro".

Di fronte a una Ledecky e a una Titmus in queste condizioni, la 22enne tesserata Aniene e Fiamme Rosse ha davvero ottenuto il massimo. E' invece sfumato per un soffio il podio nella staffetta 4x100 mista uomini e donne per gli azzurri, chiusa al quarto posto a 33 centesimi dal bronzo. La squadra tricolore formata da Thomas Ceccon, Nicolo' Martinenghi, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini e' stata preceduta da Gran Bretagna (che ha stampato il record del mondo), Cina e Australia. Un vero peccato per i quattro azzurri che erano partiti bene nelle due frazioni maschili e con Martinenghi capace di toccare davanti al britannico Peaty al termine della seconda, appena prima di lasciare la vasca in favore di Di Liddo. Al cardiopalma gli ultimi 100 metri che hanno visto protagonista Pellegrini, superata proprio nelle ultimissime bracciate. "Io sono contenta, per le staffette per la nazionale ci sono sempre stata. Mi sono sempre piaciute, il tempo di oggi non lo facevo da tanto, siamo sicuri che meglio di cosi' non potevamo fare" il commento di capitan Pellegrini. Nelle semifinali dei 50 stile, dove Dressel ha nuovamente fatto registrare il miglior crono, Lorenzo Zazzeri si e' guadagnato l'accesso alla finale registrando il settimo tempo assoluto. 

TOKYO 2020, IRMA TESTA SI FERMA IN SEMIFINALE, MA IL BRONZO OLIMPICO E' NELLA STORIA

Si ferma a un passo dalla finale la cavalcata olimpica di Irma TESTA. Alla Kokugikan Arena, il tempio del sumo giapponese, la napoletana di Torre Annunziata cede alla filippina Nesthy Petecio nella categoria dei pesi piuma (54-57 kg). Esce alla distanza la campionessa del mondo e l'azzurra non riesce a contenere la sua furia dirompente anche se il verdetto finale non e' unanime: 4-1 (29-28, 29-28, 29-28, 29-28, 28-29) dice la split decision dei giudici che riconoscono all'oplontina l'onore delle armi. Il sogno dunque finisce ma il risveglio non e' certo traumatico per "Butterfly" (soprannome da ring di Irma TESTA) che a Tokyo ha scritto la storia. Il suo bronzo, in cassaforte gia' da tre giorni visto che nel suo sport non e' prevista la finalina per il terzo posto, e' la prima medaglia femminile di sempre per il pugilato italiano. Un altro tassello della "girls revolution" azzurra partita dal sollevamento pesi con Giorgia Bordignon e continuata con l'oro della coppia Rodini-Cesarini nel canottaggio e il bronzo di Lucilla Boari nell'arco. Quattro splendidi inediti che spingono piu' in alto che mai il movimento sportivo in rosa.

Irma TestaIrma Testa (Lapresse)
 

"Questa medaglia ha un grande significato, e' importante, ci sono anni di lavoro e sacrifici alle spalle" racconta la "Butterfly" della boxe italiana in zona mista subito dopo la sconfitta in semifinale. "Negli ultimi anni ho cercato di non sbagliare nulla, di non lasciare nulla al caso, e penso di averlo fatto. Non e' bastato, magari serve qualche anno non lo so. Penso di avere fatto quasi tutto in modo perfetto" afferma TESTA che non ha molto da rimproverarsi. Partita subito forte nella prima ripresa (chiusa in vantaggio), la boxeur campana soffre il mutamento d'approccio dell'avversaria che con aggressivita' pareggia i conti nel secondo round. Il finale e' un crescendo della filippina Petecio che mette alle corde Irma la quale prova a difendersi come puo' ma in attacco non riesce a produrre grandi cose e quando suona il gong in molti gia' immaginano da che lato e' orientata la maggior parte dei giudici. "Non ho avuto il tempo di cambiare tattica anche io - commenta ancora la 23enne campana -. Nel secondo round sono partita aspettandomi che lei facesse quello che aveva fatto nella prima ripresa e forse sono stata stupida perche' era quasi impossibile che una campionessa del mondo continuasse in quel modo. Dovevo aspettarmelo perche' alla prima sirena lei mi ha sorriso facendomi capire che stava per arrivare. Pero' non pensavo cosi': e' stata molto brava nel suo cambio di stile". Da essere la prima donna pugile italiana alle Olimpiadi (successe a Rio 2016) a essere la prima donna pugile italiana sul podio delle Olimpiadi, il passo e' stato breve: 5 anni in cui Irma e' cresciuta tanto: "In Brasile ero molto piccola, era la mia prima avventura ai Giochi ed ero convinta di portare a casa una medaglia. Questo mi ha fregato, c'erano campionesse del mondo e io ero una bambina. A Tokyo sono venuta con una maggiore maturita' e consapevolezza dei miei mezzi, non pensando a dove potevo arrivare. Non ho sottovalutato nessuno e non ho mai dato niente per scontato" racconta TESTA che non guarda al futuro ("per Parigi mancano ancora tanti anni") e si gode il momento: "Prima non avevo realizzato bene, adesso mi sto rendendo conto di aver vinto un bronzo che rappresenta troppo". La dedica e' per "tutti quelli che mi sono stati vicini" ma non solo: "Al mio maestro soprattutto, gli ho dato tanti problemi negli anni scorsi. Lui davvero sa cosa abbiamo passato per vincere questa medaglia".

TOKYO 2020: BASKET. ITALIA BATTE NIGERIA E APPRODA AI QUARTI 

L'Italbasket e' ai quarti di finale di Tokyo 2020. Obiettivo raggiunto grazie alla vittoria 'sporca' per 80-71 contro la Nigeria nella terza ed ultima gara del Girone B. Un successo sofferto dopo un secondo e terzo quarto da incubo, con 27 punti totali messi a referto dopo i 29 del solo primo quarto. La squadra di coach Meo Sacchetti non tira benissimo chiudendo con il 40% dal campo, ma nell'ultimo quarto e' la voglia e la grinta degli azzurri a fare la differenza, con i soli 8 punti concessi alla squadra di Mike Brown. Ora si aspetta il sorteggio per scoprire chi sara' l'avversario dell'Italia nei quarti di finale. L'avvio di gara degli azzurri e' un mix di concentrazione, cattiveria agonistica e ottime percentuali al tiro: insomma tutto cio' che serviva per mettere sui binari giusti la gara con la Nigeria. Gli uomini di coach Sacchetti si portano sul +12 con un super parziale da 11-0, salvo poi far rientrare per un attimo gli avversari fino al -7. Per i biancoverdi pero' pesano tanto le 6 palle perse nel primo quarto, che permettono all'Italia di riallungare e arrivare al primo mini riposo avanti ancora di 12 punti (29-17). Il secondo quarto non inizia nel modo migliore per gli azzurri, che non segnano per quasi quattro minuti permettendo alla Nigeria di tornare clamorosamente in partita. Il parziale della selezione africana dice 13-2 in meta' periodo e il -1 rimette tutto in discussione. L'Italia mina incredibilmente le proprie percentuali dal campo, tirando malissimo soprattutto da lontano, mentre la Nigeria guidata da un super Metu (14 punti e 4 su 5 da tre all'intervallo), prova addirittura a chiudere avanti al riposo, ma gli azzurri riescono a mantenere quel piccolo punto di vantaggio (40-39). Ad inizio terzo quarto la squadra di Sacchetti sembra ritrovare la giusta lucidita' per provare a riallungare: gli azzurri piazzano un bel parziale di 6-0, ma con un contro parziale di 7-0 la Nigeria torna a contatto trovando la parita', scappando poi sul +6 con un'altra bomba di Metu e l'appoggio da sotto di Achiuwa. E' il momento di maggior difficolta' per l'Italia, che non riesce piu' a trovare fluidita' nella meta' campo offensiva e sicurezza in quella difensiva, subendo tantissimi canestri da lontano che fanno volare i biancoverdi a +8 ad inizio ultimo quarto. Mannion, Ricci, Fontecchio e Melli pero' hanno altri piani e con quattro canestri consecutivi permettono agli azzurri di riprendere morale tornando avanti sul 65-64. La Nigeria non segna piu' e l'Italia scappa sul +6 con un parziale da 14-0, chiuso dalla solita bomba di Metu che ferma l'emorragia africana e riaccende le speranze dei suoi. Speranze che pero' durano poco, perche' l'Italia non sbaglia praticamente piu' nulla e con una bomba di Mannion a poco piu' di 30 secondi dalla fine chiude i conti, fissando poi il finale sull'80-71.

TOKYO 2020, DELUDONO JUDO E TIRO A VOLO 

Subito eliminata l'Italia di judo nella gara mista a squadre, sconfitta 4-3 da Israele. Ancora deludente la portabandiera Jessica Rossi, che nel mixed team del trap colpisce soltanto 67 piattelli su 75 condannando l'Italia al 12° posto (un ottimo 74/75 invece per De Filippis). La finale per l'oro vedra' di fronte la Spagna e il sorprendente San Marino, altra medaglia sicura che porta a due il totale. Nell'atletica grande risultato per Daisy Osakue: con 63,66 l'azzurra ha eguagliato il record italiano italiano di lancio del disco qualificandosi per la finale con la 5^ misura. Passano in semifinale Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli, Linda Olivieri e Yadisleidis Pedroso nei 400 ostacoli.

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