Scozia: dopo il referendum mercato immobiliare in ripresa
Buone notizie dal mercato immobiliare scozzese. Secondo le previsioni di Kames Capital, gestore di fondi scozzese, lo scampato pericolo dal rischio secessione fa ben sperare in un consolidamento della ripresa del mercato immobiliare. L’incertezza e la pausa di riflessione che avevano accompagnato le settimane e i mesi prima del voto avevano momentaneamente messo in stand by gli investimenti in proprietà commerciali e residenziali di media e alta fascia. La vittoria dei sì avrebbe, infatti, comportato instabilità politica e quindi messo a rischio anche i primi segnali di ripresa immobiliare.
Il Register of Scotland, Registro delle proprietà terriere e immobiliari scozzesi, rileva che tra il 2004 e il 2014 il prezzo medio delle case in Scozia è cresciuto del 37%, di poco superiore al picco del 2007, cioè prima della crisi economica e finanziaria globale. Anche in termini di volumi, le vendite stanno tornando ai livelli pre-crisi. Negli ultimi dieci anni il rialzo maggiore dei prezzi si è avuto ad Aberdeen, con un +99% su cui hanno inciso le agevolazioni energetiche. Ma anche nel resto della Scozia gli aumenti sono stati rilevanti: a Edimburgo del 29%, a Dundee del 52% e del 10% a Glasgow, in quest’ultimo caso grazie a un notevole piano di riqualificazione e rinnovamento urbano. Anche se c’è da dire che il numero di case vendute al prezzo di 500.000 sterline, target abituale della clientela più ricca inglese e internazionale, non è ancora tornato ai livelli del 2007.
Ora i grandi fondi d’investimento stanno alla finestra: il mercato immobiliare scozzese è indubbiamente migliorato negli ultimi tempi, grazie alla ripresa economica, alle concessioni della Banca d’Inghilterra e al programma Help to Buy, studiato dal Governo britannico per agevolare chi vuole comprare un’abitazione e pensato principalmente per chi acquista la prima casa. Si attende, ora, il destino di una serie di leggi, attualmente in fase di approvazione, sulla proprietà terriera, sull’aumento delle imposte sulle case di maggior valore e sulla riforma agraria da attuare entro il 2016, che garantisca una più equa, ampia ed equilibrata distribuzione della terra e delle tasse pagate su questa.
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