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Toscana
Agricoltura, l’eccellenza dei pomodori sostenibili di Sfera Agricola

Oggi Sfera Agricola, con i suoi 13 ettari, è la serra idroponica più grande d'Italia e produce il 70% del pomodoro da mensa (canali della ristorazione della Toscana) attraverso sistemi perfettamente sostenibili con il territorio di appartenenza

Si è conclusa nell’azienda di Gavorrano denominata Sfera Agricola, il press tour organizzato da Regione Toscana nel quale la stampa internazionale ha potuto vedere da vicino le eccellenze agricole, nella fattispecie pomodori, datteri, basilico, insalata, prodotti con sistemi completamente sostenibili attraverso la costruzione di una serra idroponica innovativa ed efficiente. L’idea nasce nel 2016 dall’imprenditore Luigi Galimberi, 48 anni, originario del Lazio, che dopo un’esperienza nel settore dell’edilizia e sulla spinta delle innovative idee sull'agricoltura lanciate dall’Expo di Milano del 2015, ha deciso di sviluppare nel comune di Gavorrano (Grosseto) un’azienda che impiega 250 dipendenti regolarmente assunti e selezionati dando la priorità ai residenti locali. Oggi Sfera Agricola, con i suoi 13 ettari, è la serra idroponica più grande d'Italia e produce il 70% del pomodoro da mensa, cioè per i canali della ristorazione della Toscana, attraverso sistemi perfettamente sostenibili con il territorio di appartenenza.

Il sistema di coltivazione adottato da Sfera Agricola è in grado di adattare in tempo reale il clima per far si che la crescita degli ortaggi avvenga sempre in condizioni ottimali, indipendentemente dalle condizioni metereologiche esterne. Il recupero delle acque piovane e il ciclo di coltivazione chiuso permettono all’azienda di accumulare acqua nei mesi piovosi, per poi impiegarla nei periodi di siccità con un risparmio idrico fino al 90% rispetto alle coltivazioni su suolo. All’interno delle serre si utilizzano quasi esclusivamente mezzi di lotta biologica, come gli insetti utili e molecole di origine naturale. Per un prodotto buono e anche salutare. All’interno di Sfera Agricola tutto è preziosamente misurato e dosato per portare sulle tavole degli italiani un prodotto completamente sostenibile e genuino, coltivato con un risparmio idrico e di suolo fino al 90% rispetto alle colture tradizionali e consegnato in sole 24 ore dal raccolto.

Grazie a queste caratteristiche distintive Sfera Agricola ha ricevuto il sostegno di importanti investitori tra cui Oltre Venture il primo fondo di impact investing italiano. Il press tour in Maremma, organizzato da Fondazione Sistema Toscana per Invest in Tuscany, l’ufficio della Presidenza della Regione nato 10 anni fa per implementare l’attrazione degli investimenti esteri in Toscana, e che ha visto una nutrita partecipazione di stampa estera composto da corrispondenti di testate tedesche, francesi, inglesi, spagnole, russe, brasiliane e romene, è partito dalla Tenuta di Alberese, Ente Terre Regionali Toscane.  Con i suoi 4200 ettari, Alberese è una delle più grandi aziende agricole biologiche d'Europa ed è coperta da pinete, macchia mediterranea, terreni coltivati dove pascolano ad oggi 487 bovini maremmani e 37 cavalli maremmani. L'azienda agricola è una Demofarm impegnata in diverse attività sperimentali, offre strutture per convegni e seminari e dispone di un agriturismo che può ospitare più di 50 persone.

Il press tour ha fatto tappa a Rispescia per scoprire il campo catalogo sulle varietà autoctone Toscane con descrizione delle attività di tutela della agro-biodiversità regionali e della APP “Agrodiversità Toscana”. Il gruppo, accompagnato per tutta la giornata da Filippo Giabbani a capo del team di Invest in Tuscany, è stato accolto ad Alberese da Marco Locatelli, direttore dell’Ente Terre Regionali Toscane che ha nella Tenuta il suo quartier generale. A salutare i partecipanti è intervenuto anche Roberto Scalacci, direttore Agricoltura e Sviluppo rurale Regione Toscana. Dopo le presentazioni di Simone Sabatini sulla Banca della Terra e di Annalisa Puglisi sul progetto pilota di comunità di pratica, il gruppo si è diretto alla selleria dove ha incontrato i famosi butteri di Alberese. Il loro responsabile, Alessandro Zampieri, ha affascinato i presenti con i suoi racconti sulle razze autoctone della Maremma.   L’agribusiness rappresenta una fetta importante dell’economia toscana. Con un fatturato di 11.3 miliardi di euro, 28.900 aziende che impiegano 56.000 addetti, oltre 27.000 potenziali fornitori e 5.300 aziende biologiche certificate. Dati che la piazzano al primo posto tra le regioni europee per numero di imprese e al secondo per fatturato.

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