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Toscana
La scultura “Give” dell'artista Lorenzo Quinn donata a Pietrasanta

Le mani di resina di Lorenzo Quinn esposte nel giardino di Boboli prima di essere donate alla città di Pietrasanta, dove a settembre saranno installate nel Parco Internazionale di Scultura, parte di un progetto Onu contro il cambiamento climatico

Da oggi, per un mese, nell’anfiteatro del Giardino di Boboli la scultura ‘Give’ di Lorenzo Quinn, artista internazionale celebre in Italia per aver esposto le grandi mani bianche intorno all’hotel di Ca’ Sagredo sul Canal Grande di Venezia nella penultima Biennale d’Arte di Venezia del 2017. Dono dell’artista di origine messicana, che da oltre 20 anni vive in Spagna dopo un periodo trascorso in Italia, figlio del mito del cinema mondiale Antony Quinn, alla città di Pietrasanta, dove a settembre sarà installato nel Parco Internazionale di Scultura e dove farà parte di un progetto Onu contro il cambiamento climatico. A sancire la donazione è stato oggi il sindaco della Piccola Atene della Versilia Alberto Stefano Giovannetti, presente alla cerimonia di collocazione temporanea nell’Anfiteatro del Giardino di Boboli, insieme alla Vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, e del presidente della Fondazione Ginevra Olivetti Rason, Avvocato Gian Paolo Olivetti Rason, finanziatore del progetto d’arte, che al tempo stesso sposa le tematiche artistiche ed ambientali.

La scultura è infatti realizzata in resina e materiale riciclato, in modo da trasmettere un messaggio basato sulla sostenibilità ambientale. Il significato di Give, tradotto in italiano "Dare", è maturata dal rapporto tra l’umanità, il mondo e in particolare la natura che ha sempre dato e continua a dare senza pretendere niente in cambio. La mano di un uomo si unisce a quella di una donna per sottolineare il valore del dare. L’opera è portatrice di un messaggio di pace rivolto all’umanità e simboleggiato da una pianta di ulivo. "Ancora una volta gli Uffizi si rendono protagonisti di un’iniziativa artistica che collega il capoluogo con un’altra città sul territorio della Toscana - sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - il giardino di Boboli temporaneamente accoglie un'opera destinata a Pietrasanta, per richiamare inisieme il rispetto, l’attenzione e la tutela dovuti all’ambiente e al nostro bellissimo paesaggio. Per l'artista Lorenzo Quinn “Nella vita per ricevere bisogna dare. E tutti noi abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere molto dalla terra. Per questo Boboli è da sempre una fonte di ispirazione con il suo verde e il richiamo alla natura. Il mio vuole essere un messaggio di speranza. La mano dell’uomo è mia, quella della donna è di una modella, la loro unione rappresenta tutta l’umanità. Il bianco è il colore della purezza e dell’innocenza, della colomba e della pace. Per questo ho scelto di offrire un ulivo come messaggio universale”.

Alla presentazione dell’installazione erano presenti Gian Paolo, presidente della Fondazione Ginevra Olivetti Rason, il figlio Pier Ettore con la moglie Ginevra Bichi Ruspoli. Ginevra Olivetti Rason era una giovane avvocato fiorentina prematuramente scomparsa a 27 anni per un attacco cardiaco nella sua casa di Firenze il 21 ottobre 2011. A lei è intitolata la fondazione che opera con l'obiettivo di supportare e promuovere tutte le iniziative private o istituzionali legate alla cultura, alla ricerca scientifica e alla formazione. La Fondazione vuole rappresentare un faro della società civile a supporto della navigazione umana nel frastagliato mare della crescita sociale. Ginevra aveva fatto della propria vita un inno alla famiglia, alla cultura e alla crescita del contesto sociale a cui partecipava in maniera attiva, e proprio in ricordo di questo fulgido esempio di sensibilità sociale, la famiglia ne ottempera alle volontà attraverso la Fondazione stessa quale strumento di impegno e di sviluppo delle iniziative personali di Ginevra. La Fondazione favorisce e promuove la crescita culturale, intellettuale e professionale dei giovani, quali rappresentanti fisici della crescita sociale nel contesto nazionale ed internazionale.

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