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Tumori, la lotta alla malattia fa passi da giganti

Tumori, le novità di cure e farmaci nella lotta al male del secolo

Nella lotta contro i tumori la medicina ha fatto passi da gigante. Adesso, grazie alle diagnosi precoci e alle cure mirate è cresciuta l’aspettativa di vita per molti tipi di cancro. La sopravvivenza in tumori come quelli della prostata o della mammella supera più dell’ 80% o più ed esistono concrete speranze di miglioramento anche per il tumore ai polmoni (dal 15 al 20%). Molte le novità al meeting annuale della Società Europea di Oncologia (ESMO), conclusosi a Parigi. Fra le novità annunciate, il miglioramento della cura per pazienti con carcinoma ovarico. I risultati dello studio di fase 3 SOLO-1 hanno mostrato che il 67% dei pazienti con questo tipo di tumore (con il gene BRCA mutato che favorisce la malattia) trattati con olaparib (farmaci inibitori di PARP), erano vivi dopo sette anni. Inoltre adesso i tumori non sono identificati solo dall'organo in cui sorgono ma vengono prese in considerazione pure le mutazioni genetiche che ne determinano la natura. Questo permette approcci nuovi nelle cure. È il caso della combinazione di Trastuzumab, un farmaco diretto contro le cellule maligne che esprimono la proteina HER2, con Deruxtecan, un chemioterapico.

Tumori , le nuove combinazioni di farmaci

 

Il primo permette di raggiungere l’area delle cellule da colpire, il secondo le elimina con precisione. Anche in questa importante sede di dibattito e studio parigina è stata confermata l’importanza dei test molecolari, prima di iniziare il trattamento. Essi consentono ai sanitari l’identificazione precisa del tipo di tumore. Uno tra i progetti più promettenti è il CAR-T, che ha mostrato cure sorprendenti nei pazienti con tumori del sangue ( leucemia) o della pelle. Per quest’ultimo uno studio clinico olandese portato avanti dal John Haanen del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam ha dimostrato che i pazienti che hanno ricevuto un'iniezione di TIL (tumore linfociti infiltranti) per il melanoma metastatico hanno avuto il 50% di probabilità in meno di morire a causa della malattia rispetto a quelli trattati con l’immunoterapia di ipilimum. In totale, la sopravvivenza media di chi aveva ricevuto il trattamento è stata di 25,8 mesi rispetto ai passati 18,9 con l'immunoterapia. I ricercatori intendono chiedere l'approvazione all’EMA per garantire che il prezzo sia conveniente e libero da pressioni commerciali di Big Pharma.

Tumori, il valore della diagnosi precoce

Nonostante l'emergere di nuovi approcci e miglioramenti nella sopravvivenza in molti tipi di cancro negli ultimi 20 anni, il costo di molte di queste terapie avanzate e l'invecchiamento della popolazione minacciano di rendere insostenibile la loro applicazione in maniera diffusa. Per questo a ESMO, si è cercato di aumentare l'attenzione sulla prevenzione. La diagnosi precoce di questi casi di cancro potrebbe ridurre di circa 6.000 i decessi, e di circa 25.000 all’anno tra quelli causati dal cancro ai polmoni solo in Spagna. Inoltre l’Associazione spagnola per la ricerca sul cancro ritiene che si debba dedicare maggiore attenzione ai trattamenti per smettere di fumare e ai farmaci e alle cliniche che possono facilitarne il raggiungimento.  Il tabacco dovrebbe essere collocato nell'immaginario pubblico al livello della cocaina o dell'eroina. Secondo alcuni ricercatori se tutti smettessero di fumare oggi, i tumori ai polmoni si ridurrebbero dell'80% e gli altri tipi di tumori di circa il 30%.

Tumori, con lo stop al fumo l'80% in meno di tumori ai polmoni

Le politiche pubbliche per ridurre il consumo di alcol e tabacco o alimenti ultra-lavorati sono un percorso che deve essere rafforzato per ridurre l'impatto della malattia. In questa direzione, uno dei lavori più commentati di ESMO 2022 è stato quello guidato da Charles Swanton, del Francis Crick Institute di Londra, in cui è stato individuato un possibile meccanismo per cui le particelle dell'inquinamento cittadino possono causare danni ai polmoni e cancro nelle persone che non hanno mai fumato. Questo tipo di lavoro rafforza l'idea che l'inquinamento che esce, ad esempio, dai tubi di scappamento delle automobili, aumenta il rischio di cancro ai polmoni, anche nei non fumatori, ed è un incentivo a ridurre l'esposizione a questi inquinanti. E la battaglia contro il male del secolo continua.

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