Cortina, arrestato dalla Guardia di finanza il sindaco Andrea Franceschi
Il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Andrea Franceschi, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Belluno e ora si trova ai domiciliari. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip di Belluno Giorgio Cozzarini, su richiesta del pm Antonio Bianco. Franceschi è accusato di turbativa d'asta, violenza privata e abuso d'ufficio. Nell'inchiesta figurano altri indagati. Le indagini avevano preso avvio lo scorso anno e avevano portato a una serie di perquisizioni.
Secondo l'ipotesi accusatoria, il sindaco, in concorso con un assessore, risponde di violenza privata perchè, "dopo aver acquisito la notizia dell'avvenuta pubblicazione del bando di gara inerente l'appalto rifiuti di contenuto non coincidente con quello "pre-ordinato", effettuava pressioni affinchè la responsabile dell'ufficio revocasse il bando per sostituirlo con un altro in linea con quanto preventivamente determinato". Fatto che poi non non si è verificato per il rifiuto della funzionaria.
L'abuso d'ufficio, sempre in concorso con un assessore, si configurerebbe perchè il sindaco, "avendo già individuato il professionista che si sarebbe dovuto occupare di redigere gli atti di gara, allo scopo di esautorare il preposto ufficio tecnico ll.pp. del comune, procedeva ad emettere apposita delibera mediante la quale veniva assunta la decisione di indire futuri bandi di appalto inerenti la raccolta rifiuti del comune di Cortina d'Ampezzo, quindi di individuare ed incaricare un tecnico esterno ai funzionari comunali per collaborare a redigere gli atti tecnici di gara".
In concorso con due assessori, poi, il sindaco di Cortina è indagato per un altro episodio di violenza privata e abuso d'ufficio perche' "abusando della funzione pubblica ricoperta, esercitava pressioni sul comandante della polizia locale per limitare i controlli sulla velocità a mezzo telelaser e contro la guida in stato di ebbrezza e minacciava lo stesso comandante di degradarlo a vigile urbano. Il tutto - è l'ipotesi del pm - per evitare malcontento popolare in periodo pre-elettorale (essendo il sindaco e gli assessori interessati tutti candidati alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012)". La procura contesta anche "la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in concorso con un assessore e con il titolare di una societa', poi aggiudicataria della gara", ritenendo che il sindaco abbia "turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando e degli atti amministrativi inerenti il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del comune di Cortina d'Ampezzo".