Costa Azzurra, a Hyères per le Voiles de Légende
Di Franca D. Scotti
Il mare brilla davanti alla Costa Azzurra che ha incantato artisti, intellettuali e sognatori. Acqua blu appena increspata di bianco, cielo azzurro e pini verdissimi nel vento. Un quadro perfetto per le grandi regate. Appuntamento a Tolone dunque per quattro giorni di vento in poppa con la manifestazione "Voiles de Légende 2013."
I grandi velieri tornano nella rada di Tolone dal 27 al 30 settembre: golette, battelli e brigantini verranno dai quattro angoli del mondo per fare scalo in queste acque. La città più invitante per assistere a questo spettacolo entusiasmante ed evitare tuttavia l'eccessivo affollamento di Tolone, è Hyères. Signorile e rilassante, ricca di lunghi filari di palme e di monumenti, Hyères è il perfetto simbolo della "dolce vita" in Costa Azzurra.
I Greci l'avevano chiamata Olbia la beata, quando la fondarono provenendo da Marsiglia nel IV secolo avanti Cristo. Verso il 1000 era famosa per le saline, un'abbazia e le sue acque pescose. I signori di Fos nell'XI secolo costruirono una potente fortezza che dominava dall'alto tutto il territorio. La città medievale dei Conti di Provenza si ampliò man mano, come si può scoprire oggi passeggiando all'interno delle mura e delle grandiose porte fortificate della città, tra le numerose viuzze pittoresche, i sottoportici, le scalinate e le facciate dipinte. Notevole la Torre dei Templari costruita nel XII secolo, monumento militare e religioso che, dopo lo scioglimento dell'ordine di questi monaci guerrieri, fu trasformata in mercato coperto e oggi in sala espositiva.
Ma la fortuna di Hyères come città di signorile e rilassante villeggiatura risale all'800, quando diventò il paradiso invernale di artisti e scrittori, di nobili e teste coronate: Talleyrand, la famiglia Saxe Gotha, Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone. Leone Tolstoi scriveva nel 1860 "i limoni, gli aranci, gli allori, le palme sono in fiore e in frutto durante tutto l'inverno". Memorabile il soggiorno della Regina Vittoria nel 1892.
La dolcezza degli inverni e l'esotismo della vegetazione attiravano i viaggiatori che a loro volta contribuivano a modificare la fisionomia di Hyères: splendide ville, larghi viali bordati di palme giganti, aranceti in piena città, hotel sontuosi, il Casinò e le fontane.
Negli anni '20, dopo la prima guerra mondiale, Hyères vive una seconda fioritura con gli intellettuali americani, come Edith Wharton, che compra Castel Saint Claire nel 1927 per dedicarsi alla scrittura e all'arte del giardinaggio. Il Parco Saint Claire è oggi uno dei quattro giardini remarquables della città, aperto al pubblico e ricco di piante rare provenienti da tutto il mondo: strelizie, banani, agavi, acacie, aloe.
Se la Regina Vittoria era stata una grande ambasciatrice dei fiori di Hyères, il narciso e la viola, esportati in Inghilterra e in Germania nel corso dell'800, oggi Hyères é ancora capitale dei fiori e produce rose e garofani, gerbere, tulipani, gladioli, iris, anemoni e strelizie per la Francia e l'Europa.
Il paesaggio verde e luminoso é completato da un panorama incantevole sul mare. Un doppio cordone sabbioso unisce la città alla penisola di Giens, verdissima e frastagliata, aperta su piccoli porticcioli di pescatori. Le saline, un tempo fonte di ricchezza, sono oggi protette come "zone umide di importanza internazionale", tra gli spazi naturali più notevoli del litorale del Var, un monumento naturale e fragile, che offre la sosta agli uccelli migratori e riparo a quelli stanziali. Si possono vedere i fenicotteri rosa, le avocette, aironi e gabbiani. Al largo splendono le Isole d'oro, tra cui Porquerolles, dove ci si muove solo a piedi o in bicicletta. Le sue grandi spiagge di sabbia fine ne fanno una delle mete marine predilette di tutto il Mediterraneo.
Consigli di viaggio:
Eccellente l'hotel Le Provencal a Giens, al centro di una pineta, con piscina d'acqua di mare. Colazione in terrazza con vista mozzafiato sulle isole d'oro. www.provencalhotel.com
In alternativa ottima la soluzione di una elegante "chambre d'hote", camera in una casa privata ove si vive insieme con la famiglia, partecipando anche ai pasti. La Bastide du Plantier offre un ambiente insieme rustico e sofisticato, in cui arredo e decori sono curati in ogni particolare, secondo il tipico stile provenzale labastideduplantier@gmail.com
Il ristorante Le haut de Pavè del cuore medievale di Hyères, proprio sotto la Torre dei Templari, offre cucina tradizionale provenzale: pesce alla griglia con la classica salsa aioli, bouillabaisse di pesce, verdure farcite, paté di olive. www.lehautdupave.fr
Per un tour nelle isole www.tlv-tvm.com
Info: www.toulonvoilesdelegende.fr www.hyeres-tourisme.com, www.porquerolles.com ,www.rendezvousenfrance.com