Finanza
Il Qatar rivede le proprie strategie finanziarie
Il Qatar rivede le proprie strategie finanziarie
Dopo aver affrontato una battuta d'arresto nel 2015, la Qatar Investment Authority (QIA) sta attuando una nuova strategia intesa a diversificare gli asset base e le operazioni interne, con una maggiore attenzione agli investimenti negli Stati Uniti e in Asia, dove collocare molti miliardi di dollari del fondo sovrano del Qatar. Dato che lo Stato ha continuato a confrontarsi con mercati dell'energia volatili, la nuova strategia si basa sulla riduzione della volatilità tramite l'equilibrio del portafoglio sui prodotti non-idrocarburi.
Nel giugno del 2015 il Sovereign Wealth Institute degli Stati Uniti ha stimato partecipazioni della QIA intorno ai 256 miliardi di dollari, il che rende il fondo di 15° al mondo. Ma già nel settembre 2015 il Sovereign Wealth di Londra ha stimato che la QIA detenesse circa 334 milioni di asset.
Tuttavia il 2015 è stato un anno difficile per la QIA, che possiede una quota del 17% delle azioni ordinarie di Volkswagen e il 12,8% delle azioni privilegiate: questo significa che è stata significativamente influenzata quando la casa automobilistica tedesca è stata coinvolta nello scandalo a metà settembre 2015.
Reuters ha riferito che la QIA ha perso 5,8 miliardi fra il 18 e il 30 settembre solo a seguito del crollo delle quotazioni sia di Volkswagen, sia della mineraria anglo-svizzera Glencore, di cui detiene una quota del 8,2%. Del resto anche la caduta dei prezzi di petrolio e gas ha ridotto la quantità di capitale disponibile per gli investimenti.
Per questo la QIA ha presentato una nuova strategia di investimento che fissa nuovi obiettivi di asset allocation già dal settembre 2015. La strategia prevede l'assegnazione di maggiori capitale ai gestori di fondi di terzi, il passaggio di poteri dal top management ai dirigenti di livello inferiore, e la concentrazione su strategie di investimento passivo, allo scopo di ridurre la volatilità e di fornire una prospettiva di investimento più stabile.
Ora l'attenzione si sposta verso il Nord America e l’Asia, dove si prevedono investimenti fino a 55 miliardi di dollari nei prossimi anni, soprattutto in servizi finanziari, infrastrutture e immobiliare.
Ad esempio nel novembre 2015 la QIA ha acquisito la Tokyo Shinagawa Somerset, un lussuoso condominio, nell’ambito di investimenti del valore di 104 milioni.
Paolo Brambilla