Finanza
Imprese e diversità: opportunità e rischi con la direttiva OCSE
Torniamo all'argomento "Imprese e diversità" trattato qualche giorno fa su queste pagine: quale futuro si potrebbe presentare con la Direttiva Europea 95/2014? (fonte: Indagine PCN – MiSE, febbraio 2015)
OPPORTUNITÀ
- Maggiore coinvolgimento del vertice aziendale
- Miglioramento delle performance non finanziarie e alla valorizzazione asset intangibili
- Maggiore formalizzazione del processo alla base del reporting di sostenibilità
- Incremento accessibilità e visibilità delle informazioni non financial nei documenti ufficiali dell'azienda
- Valorizzare e comunicare l'impegno su aspetti ESG alla comunità finanziaria
- Generare uniformità nella redazione del bilancio e aumentare la comparabilità delle informazioni
- Miglioramento della capacità delle imprese di pianificare e gestire le attività da sviluppare
- Sviluppo di modalità gestionali più idonee a creare valore per tutti gli stakeholder
- Impulso al reporting integrato
... E RISCHI
- Produzione di un report integrato “formale” (adempimento normativo) che non rispecchia una vera integrazione tra aspetti finanziari e non finanziari
- Non apportare alcun valore aggiunto all'organizzazione
- Scarsa flessibilità interna al cambiamento
- Non tenere conto delle differenze tra settori merceologici diversi
- Richieste aggiuntive rispetto agli standard già applicati
- Rischi connessi alla divulgazione di informazioni sensibili
- Attività time and resource consuming.
RECEPIMENTO NAZIONALE
- Asseverazione (audit e verifica indipendente)
- Contenuti e forma della rendicontazione (possibilità di riferimento a framework nazionali, europei, internazionali)
- Esenzione per informazioni sensibili sotto il profilo concorrenziale
- Esenzione in caso di report che copre le informazioni richieste
- Responsabilità collettiva dei membri dei consigli di amministrazione/gestione/sorveglianza.
La Direttiva ad oggi è stata recepita da Danimarca e Norvegia. La Danimarca ha previsto un ampliamento dello “scope minimo”, ovvero ambito di applicazione, a partire dal 2018. L’Italia (capofila il Ministero Economia e Finanze) seguirà l’iter legislativo del recepimento e intende effettuare una consultazione pubblica sulla bozza di provvedimento.
La Commissione Europea sta lavorando alle Linee Guida non vincolanti. Una loro bozza sarà posta in consultazione pubblica a breve. La Commissione Europea (capofila DG Grow) è impegnata nell’aggiornamento della strategia europea sulla CSR (Corporate Social Responsibility). Elementi qualificanti della nuova strategia: smart mix approach, cioè approccio equilibrato, incentivi e dimensione internazionale.
La Direttiva rimanda agli Stati Membri per la definizione di aspetti importanti per gli Enti di interesse pubblico. Secondo D. Lgs. 39 del 29 Gennaio 2010 sono comprese società quotate, banche, compagnie di assicurazione e tutte le istituzioni finanziarie e gli intermediari che rientrano sotto la supervisione di Banca d'Italia e/o della Consob.
Per maggiori informazioni: Punto di Contatto Nazionale OCSE - Ministero dello Sviluppo Economico Via Molise, 2 - 00187 Roma - Sito web: http://pcnitalia.mise.gov.it
Paolo Brambilla