Brexit, Rory Stewart lascia i Tories. E si candida a sindaco di Londra - Affaritaliani.it

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Brexit, Rory Stewart lascia i Tories. E si candida a sindaco di Londra

L'ex sfidante di Boris Johnson alla guida dei Tories lascia il partito e si candida a sindaco di Londra

GRAN BRETAGNA: IL RIBELLE RORY STEWART LASCIA I TORIES E SI CANDIDA A SINDACO LONDRA

Il ribelle Rory Stewart lascia il partito conservatore e si candida a sindaco di Londra come indipendente. Ex diplomatico dalla vita avventurosa, europeista, Stewart era stato l'outsider della corsa alle leadership del partito, ma è stato sconfitto in luglio da Boris Johnson. Adesso intende sfidare sia il sindaco laburista Sadiq Khan che il conservatore Shaun Bailey alle elezioni comunali del 7 maggio 2020. Lascio "le urlanti stanze gotiche di Westminster" e una "politica che mi fa sentire come se Trump non avesse mai lasciato Londra", ha annunciato Stewart in un video diffuso su Twitter.

RORY STEWART AVEVA SFIDATO BORIS JOHNSON PER LA GUIDA DEL PARTITO

Espulso dal gruppo parlamentare Tory assieme ad altri 20 deputati, dopo che aveva votato il Benn act per impedire una Brexit con no deal, ora dichiara di volersi dedicare a fare il sindaco di Londra contro una politica di "insulti reciproci, pigrizie, idee malcotte e compromessi inutili". Stewart, 46 anni, non è un politico qualunque. Dopo gli studi a Eton e al Balliol college di Ofxord, è stato precettore estivo dei principi William e Harry. Entrato al Foreign Office è stato vice governatore di due province irachene nel 2003. Poi si è preso una lunga pausa e ha camminato da solo per 21 mesi attraverso Iran, Afghanistan, Pakistan, India e Nepal, raccontando la sua esperienza in un libro diventato un bestseller. Deputato per il partito conservatore dal 2010, ha ricoperto vari ruoli da sottosegretario: per le carceri, la cooperazione internazionale e i rapporti con l'Africa. Al referendum per la Brexit aveva votato per rimanere in Europa e in parlamento ha sostenuto l'accordo negoziato con l'Ue negoziato dall'allora premier Theresa May. (Civ/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-OTT-19 13:40 NNNN