Vicino a Montezemolo, ex montiano ed ex attore: il ritratto di Carlo Calenda - Affaritaliani.it

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Vicino a Montezemolo, ex montiano ed ex attore: il ritratto di Carlo Calenda

Attore nello sceneggiato Cuore da piccolo. Braccio destro di Montezemolo da grande, in Ferrari prima e in Confindustria poi. Considerato lo stratega dell'operazione Monti, ora è passato al Pd. E' tutto questo e molto di più Carlo Calenda, l'uomo che Matteo Renzi ha nominato come nuovo ambasciatore a Bruxelles dopo Sannino.

Calenda è da sempre considerato un uomo vicinissimo a Luca Cordero di Montezemolo. Negli anni è stato al suo fianco, prima in Ferrari e poi a Confindustria, come responsabile degli Affari internazionali. Giovane, carismatico, di successo: Calenda è il ritratto dell'indirizzo politico di Renzi. Da piccolo vanta anche un passato attoriale. All'età di dieci anni ha infatti recitato nel celebre sceneggiato televisivo "Cuore". Il rapporto con il mondo del cinema è forte, visto che la madre di Calenda è la regista Cristina Comencini. 

Ma il suo cuore batte di più per l'economia del papà Fabio, economista per l'appunto. E così dopo la laurea in giurisprudenza comincia a lavorare nel mondo della finanza. Vanta incarichi a San Paolo Invest, Prudential Sim e Suothern Star. Dopo di che, nel 1998, l'approdo alla Ferrari, dove diventa subito il responsabile della gestione delle relazioni con i clienti e le istituzioni finanziarie. E' in questo ruolo che sviluppa tutta una serie di capacità e conoscenze alla base della sua nomina odierna.

Il sodalizio con Montezemolo prosegue anche a Confindustria. Tra il 2004 e il 2008 Calenda viene nominato prima assistente del presidente e poi direttore dell'area strategica e affari internazionali. Il rapporto con Montezemolo è molto stretto ed è proprio Calenda a essere uno dei maggiori sostenitori del progetto politico Italia Futura, di cui è coordinatore. 

Da molti viene considerato persino il grande stratega dell'operazione Monti e il suo ruolo nel direttivo nazionale di Scelta Civica è tutt'altro che banale. Grazie al suo impegno il partito di Monti incassa nomine importanti, anche se lui non riesce a essere eletto nelle liste del Lazio. Il 2 maggio 2013 viene nominato vice ministro dello Sviluppo Economico nel governo Letta e viene confermato in tale incarico nel governo Renzi, con delega al commercio estero.

Come viceministro ha condotto varie delegazioni di imprenditori italiani all'estero, e promosso gli investimenti stranieri in Italia. "vogliamo un grande flusso di investimenti privati dagli USA, venite e comprate anche i campioni del Made in Italy", ha ripetuto spesso, sposando in piano la strategia di Renzi. E' una conseguenza quasi naturale il fatto che nel febbraio 2015, insieme ad altri esponenti di Scelta Civica, se ne vada e aderisca al Pd. Ora l'importante e decisiva nomina che nei progetti di Renzi cambierà il rapporto tra Italia e Ue.