Catalogna, leader in carcere: gli indipendentisti vogliono Sanchez presidente

Catalogna: vicino l'accordo sul governo e l'elezione di Sanchez, leader in carcere

I partiti indipendentisti catalani sono molto vicini a un accordo sulla formazione del nuovo governo e l'elezione di Jordi Sanchez, l'ex leader della Anc, in carcere a Madrid, quale nuovo presidente 'effettivo' della Generalità, riferisce la stampa catalana. L'accordo sarebbe 'imminente', scrive Punt Avui, e potrebbe essere annunciato per la riunione di giovedì del Parlament catalano. Carles Puigdemont, in Belgio, sarebbe simbolicamente presidente di un Consiglio della Repubblica in esilio.

Catalogna, il manifesto secessionista sull'8 marzo divide le donne

L'aggiunta di rivendicazioni secessioniste nella versione catalana del manifesto per lo sciopero femminista dell'otto marzo divide le donne. Diversamente dal resto della Spagna, il manifesto diffuso in Catalogna comprende un paragrafo aggiuntivo in cui si denuncia una "escalation di repressione", citando le "cariche di polizia con denunce di aggressioni sessuali" in occasione del referendum sull'indipendenza del primo ottobre e l'arresto di leader catalani. Il manifesto chiede anche la fine immediata dell'applicazione dell'articolo 155, in virtù del quale il governo di Madrid sta amministrando la Catalogna. La prima a reagire è stata la deputata socialista catalana Beatriz Silva. La giornata di protesta è una iniziativa internazionale, ha ricordato, accusando le secessioniste catalane di "aver rotto il consenso introducendo nel manifesto ufficiale rivendicazioni che non sono appoggiate da tutte le donne". C'è il rischio, ha aggiunto, che la manifestazione dell'otto marzo venga politicizzata in senso indipendentista come accadde per la marcia contro il terrorismo dopo l'attentato sulla Rambla di Barcellona. Intanto due piattaforme femministe catalane - Moviment Democràtic de Dones e Red de Municipios Libres de Trata - hanno deciso di aderire soltanto al manifesto spagnolo.