Comi: "Berlusconi é il nostro leader, ma sia affiancato da liste competitive" - Affaritaliani.it

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Comi: "Berlusconi é il nostro leader, ma sia affiancato da liste competitive"

Il centrodestra incassa un buon risultato alle amministrative. Comi: "Berlusconi rimane il nostro leader, ma deve essere affiancato da liste competitive"

 

 

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Il centrodestra esce da questa tornata di elezioni amministrative con un buon risultato, segno che l'alleanza tra Forza Italia e il Carroccio porta ancora i suoi frutti. "Ma se l'alleanza sará fatta anche alle Politche bisogna mettere bene in chiaro con Salvini i punti del programma, compresa l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea", spiega ad Affaritaliani.it Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia.

Onorevole Comi, partiamo dalla Francia, come valuta l'exploit di Emmanuel Macron?
"Macron ha bene interpretato il concetto delle larghe intese basate sui dei progetti condivisi e non sulla convenienza politica. Il suo governo comprende esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Di fatto ha eliminato completamente il Front National di Marine Le Pen e l'estremismo. E lo ha fatto raccogliendo un risultato straordinario nelle urne".

Alleanze sulla base di un programma, una ricetta buona anche per l'Italia?
"Assolutamente sì. Il problema é trovare il Macron italiano che sia in grado di mettere assieme i moderati".

Berlusconi é sempre stato un federatore...
"E' vero, ma del centrodestra. Renzi si é imposto sulla scena politica del centrosinistra, ma dividendo l'elettorato, non unendolo".

Come se ne esce?
"Il voto alle amministrative ha dimostrato che il centrodestra, quando si presenta unito, vince. L'alleanza con la Lega Nord ha portato i suoi frutti, ma a livello nazionale dobbiamo chiarire alcuni punti che ci dividono. Penso ad esempio all'Europa".

Salvini vorrebbe rottamarla...
"Dobbiamo capire se la Lega Nord, al di là delle dichiarazioni da campagna elettorale, vuole una Italia dentro o fuori l'Unione europea. Berlusconi su questo é stato molto chiaro: il nostro posto é all'interno dell'Unione, anche se deve essere modificata".

Macron ha vinto le elezioni sottolineando il suo europeismo. Il concetto di 'Europa matrigna' sembra non essere dunque la pozione magica per vincere le elezioni...
"Quando le cose vanno male e la politica non si vuole assumere le proprie responsabilità dà la colpa all'Europa. Ma Bruxelles non é la causa di tutti i mali italiani. Se non c'é lavoro non é colpa dell'Unione. Certo, ci sono molte cose da cambiare, ma io non vedo un futuro radioso per l'Italia fuori dall'Ue".

Non temete che Salvini voglia rubarvi la leadership del centrodestra?
"Non c'é questo rischio. Abbiamo proposte diverse e soprattutto la Lega al centro e sud Italia non esiste. Forza Italia rimane la forza trainante del centrodestra".

Forza Italia ha visto però una forte flessione delle preferenze, non é venuto il momento di cambiare leadership?
"Berlusconi rimane il leader indiscusso di Forza Italia e lo dimostra la sua capacità di raccogliere consenso tra gli elettori. Ma il suo ruolo deve essere affiancato da liste competitive. Serve un maggior radicamento sul territorio e una valorizzazione delle persone che stanno facendo una buona politica".

Ad esempio?
"In un piccolo comune lombardo, Cassano Magnago, un candidato sindaco di 37 anni, Nicola Poliseno, ha vinto al primo turno da solo con liste civiche legate a FI. Questo dimostra che sono le persone che fanno la differenza".

Dopo queste amministrative il rischio di un Movimento 5 Stelle al governo é sfumato?
"Più noi siamo disorganizzati più il M5S prende voti. Più noi presentiamo programmi concreti e realizzabili più gli elettori ci premiano. Il successo di Grillo é dovuto molto alle liti all'interno del centrodestra e centrosinistra".