Stabilità, scontro Berlino-Bruxelles. Limitata la flessibilità - Affaritaliani.it

Affari Europei

Stabilità, scontro Berlino-Bruxelles. Limitata la flessibilità

Germania-Francia, pari e patta. Alcuni Stati membri dell'Unione Europea, capitanati da Berlino, sono convinti che la Commissione Europea stia dando troppo spazio di manovra alle economie nazionali per derogare all'applicazione del Patto di stabilità. Per questo hanno deciso di adottare una visione più restrittiva delle regole fiscali dell'Ue. I ministri delle finanze dell'Ue hanno discusso per la prima volta la loro posizione comune sulle clausole di flessibilità inserite nel Patto di stabilità e crescita, che limita disavanzo e debito dei governi rispettivamente al 3 % e al 60% del pil.

Al fine di mobilitare gli investimenti pubblici e rilanciare la crescita, la Commissione Europea ha proposto una nuova interpretazione del patto nel mese di gennaio, dando ai paesi più tempo per equilibrare i loro conti pubblici se attuano importanti riforme strutturali, se aumentano le spese in settori chiave, o nel caso di grave recessione economica. La proposta della Commissione arriva in risposta soprattutto alle richieste da parte della Francia, che ha più volte denunciato l'ossessione della Germania per l'austerità dopo la crisi finanziaria del 2008.

L'accordo dello scorso 27 novembre su una maggiore flessibilità non ha convinto la Germania, che continua a opporsi e guida un piccolo gruppo di paesi che insistono per mantenere una rigida disciplina dell'applicazione delle regole di bilancio comunitarie. Dombrovskis, vicepresidente della Commissione per l'euro, ha minimizzato le divergenze ma in realtà la spaccatura c'è.

Uno dei principali motivi del contendere riguarda la clausola di investimento. La Germania era contraria a metterla sullo stesso piano della clausola delle riforme strutturali, al contrario di quanto deciso dall'esecutivo Ue. Berlino non ha bloccato l'accordo poi raggiungo ma i mugugni rimangono. E così in cambio Berlino ha ottenuto un uso più impegnativo della clausola di investimento. Quando si chiederà l'utilizzo di questo strumento per deroghe ai conti, i governi nazionali dovranno includere "informazioni dettagliate sul contributo dei progetti di investimento per l'attuazione delle riforme strutturali e la loro equivalenza a una riforma strutturale". Inoltre l'effetto sui bilanci dovrà essere verificabile a lungo termine.

Inoltre, i governi nazionali saranno invitati a fornire una "valutazione indipendente" di queste informazioni, anche per quanto riguarda l'impatto stimato a lungo termine sulla posizione di bilancio. Un diplomatico nazionale ha commentato che questa ultima interpretazione di norme di bilancio dell'Ue è stata necessaria per introdurre più "chiarezza e trasparenza" per la comunicazione della Commissione europea. I ministri delle finanze dell'UE dovranno adottare formalmente la posizione comune del Comitato economico-finanziario e adattare il codice di condotta del Consiglio per interpretare il Patto di stabilità e di crescita.