Affari Europei
Francia, le Le Pen non sfondano. In Europa bipartitismo in crisi

Niente da fare per Marine Le Pen: neppure una regione va al Front national. Ad averla vinta sono stati i Repubblicani di Nicolas Sarkozy e i socialisti di Francois Hollande che a questo secondo turno di amministrative in Francia si sono schierati in una inedita alleanza.
Nemici giurati in condizioni 'normali', i due schieramenti si sono alleati per disinnescare la bomba Le Pen. Hollande ha fatto fare un passo indietro ai suoi candidati e ha dato ordine di scuderia di votare gli uomini dei Repubblicani. Il tutto non senza grossi mal di pancia tra i militanti che si sono visti costretti a fare campagna per gli avversari storici.
Ma tant'è, la strategia ha avuto successo. Tuttavia il voto di oggi in Francia non ha l'odore della vittoria, semmai dello scampato pericolo. A Bruxelles, e in tutte le capitali del Vecchio continente, ci si è divisi. Da una parte gli euroscettici, i nazionalisti, gli anti-euro e anti-immigrati sono rimasti delusi dalla 'vittoria rubata'. Ma ci sono anche molti altri che avrebbero voluto vedere il Fn alla prova del governo.
Se il Fronte fosse riuscito a spuntarla in due o tre Regioni avrebbe dovuto governare e gli elettori avrebbero giudicato i risultati, non le dichiarazioni di una opposizione in perenne campagna elettorale. È un po' quello che è successo in Italia con il Movimento 5 Stelle, che se a livello nazionale non governa, lo fa in molte città, con successi e insuccessi. Insomma, per molti la democrazia avrebbe dovuto fare il suo corso, anche perché le presidenziali sono tra appena due anni e questa volta sarà dura per repubblicani e socialisti fare alleanze di governo.
L'amministrazione regionale, pensano in molti, avrebbe smorzato i toni rivoluzionari del Fn e disilluso qualcuno di quei supporter che vede nella famiglia Le Pen l'ancora di salvezza di una Francia allo sbando, senza identità e 'invasa' dai migranti.
Le vecchie volpi della politica aggiungono il carico da novanta: il Front national ha fatto campagna elettorale sul tema dell'economia, dei migranti, della sicurezza, dell'Europa. Tutti argomenti appannaggio esclusivo, o quasi, di Parigi. Anche se alle Regionali avessero vinto avrebbero potuto fare ben poco.
C'è poi un secondo punto che non sfugge agli analisti: in Europa il bipartitismo è morto. Solo la Germania regge, mentre negli altri big tra le forze conservatrici e quelle socialiste si sono inseriti nuovi partiti, dotati di un consenso notevole.
In Francia c'è il Front National di Marine Le Pen. In Italia il Movimento 5 Selle di Beppe Grillo. In Spagna Podemos di Pablo Iglesias e in Gran Bretagna, seppure ammaccato dopo le ultime elezioni, l'Ukip di Farage.
Che cosa significa tutto questo a livello europeo? Prima di tutto che l'Europa e i governi non sono stati in grado in questi anni di dare risposte concrete alle preoccupazioni della gente. Secondo, che vedremo sempre di più alleanze trasversali tra sinistra e destra, come d'altronde accade al Parlamento europeo.