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Affari Europei
Commissione Ue, la difficile coesistenza tra Gentiloni e Dombrovskis

Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis è molto positivo sulla prossima collaborazione professionale con Paolo Gentiloni, che dal primo novembre sarà il nuovo responsabile dell'Economia nell'esecutivo comunitario guidato da Ursula Von der Leyen. "Conosco Gentiloni da quando era primo ministro - ha detto il politico lettone al suo arrivo all'Eurogruppo informale di Helsinki - abbiamo avuto occasione di discutere ieri al seminario del nuovo collegio e penso che lavoreremo insieme in modo molto costruttivo e con spirito positivo. Ci incontreremo nel prossimo futuro per discutere in maggiore dettaglio la nostra collaborazione".

La difficile coesistenza tra Gentiloni e Dombrovskis

Ma al di là delle parole di Dombrovskis, si prepara senza dubbio qualche possibile scintilla tra il falco lettone e l'italiano alla ricerca di maggiore stabilità. E c'è già chi parla di "commissariamento" di Gentiloni, costretto a collaborare in maniera stretta, come ricordato dalla stessa Von der Leyen nel suo discorso di presentazione del team, con Dombrovskis, che rappresenta una sorta di garanzia per i paesi del Nord, rigoristi in materia fiscale, di fronte all'eventualità temuta da molti che le sorti delle finanze europee dipendano totalmente dall'Italia. E non sarà semplice trovare una sintesi tra i due ruoli

Ue: FdI, Gentiloni 'bisConte' dimezzato

"Il "bisConte dimezzato" è Paolo Gentiloni, promosso Commissario Europeo agli Affari economici ma sostanzialmente commissariato e svuotato di gran parte dei poteri". Così gli europarlamentari di Fdi Raffaele Fitto (co-Presidente Ecr), Carlo Fidanza (capo delegazione Fdi), Nicola Procaccini, Raffaele Stancanelli e Pietro Fiocchi. "Basta scorrere le lettere di nomina dei nuovi Commissari per notare che Gentiloni dovra' rispondere in tutto e per tutto al vicepresidente esecutivo Dombrovskis, un falco del rigore da sempre ostile a una revisione delle regole di bilancio. Non solo, persino la Direzione Generale Ecofin che segue i lavori dei Ministri dell'Economia e delle Finanze, è stata sottratta a Gentiloni e assegnata al Commissario austriaco Hahn, espressione di un governo anch'esso non tenero con l'Italia sulle tematiche contabili. Un mandato dimezzato e svuotato rispetto a quello del predecessore Moscovici. Per la smania di portare a casa un successo simbolico il nuovo governo si è legato mani e piedi: hanno ottenuto il ruolo che sulla carta poteva servire ad aiutare l'Italia sui conti ma hanno accettato il suo depotenziamento con lo scenario probabile in cui sarà lo stesso Gentiloni a dover dire molti No al suo stesso governo. Uno scenario che come opposizione potrebbe esserci anche utile ma che come italiani ci preoccupa parecchio". 

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