Eolico, numeri record in tutta Europa. In Italia invece crolla del 76% - Affaritaliani.it

Affari Europei

Eolico, numeri record in tutta Europa. In Italia invece crolla del 76%

L'eolico fa segnare numeri record in Europa. E il consumo del settore è destinato a crescere. In Italia invece nel 2014 calo drammatico del 76%. La causa? Leggi e norme penalizzanti per tutto il comparto. Come riporta Euractiv, l'energia eolica fornisce l'8% dell'elettricità ai paesi dell'Unione Europea, l'equivalente del consumo annuale di Belgio, Olanda, Grecia e Irlanda, percentuale destinata a crescere.

Il 'Wind Status Report' del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea spiega che nel 2014 nell'Ue la capacità cumulativa dell'eolico allacciato alla rete elettrica ha raggiunto 129 GW, pari all'8% della domanda di energia elettrica europea. Un percorso di crescita netto e di lungo periodo, visto che l'energia eolica è la fonte rinnovabile cresciuta di più negli ultimi 20 anni. Nello stesso periodo la capacità cumulativa globale è salita da 3 a 370 GW. Secondo le stime la percentuale di consumo di energia elettrica coperto dall'eolico arriverà fino al 12% entro il 2020. Insomma, numeri da record dovuti anche a una grande quantità di investimenti nel settore fino a circa 100 miliardi di dollari.

E l'Italia? Tutto l'opposto. Nel 2014 infatti il nostro Paese ha registrato 107,5 megawatt di nuova capacità installata, con un calo del 76% rispetto all'anno precedente. Secondo l'Associazione nazionale dell'energia del vento (ANEV), una caduta così sostenuta è dovuta "agli interventi normativi penalizzanti per le aziende del settore, in particolare al sistema delle aste al ribasso per l'assegnazione degli incentivi". Come dire, il futuro non siamo ancora riusciti ad afferrarlo.