Migranti, la Turchia chiede altri 3 miliardi e l'ingresso nell'Ue - Affaritaliani.it

Affari Europei

Migranti, la Turchia chiede altri 3 miliardi e l'ingresso nell'Ue

Il premier ungherese Viktor Orban pone il veto sulla nuova proposta avanzata dalla Turchia, in particolare sulla parte che riguarda i reinsediamenti dei profughi. Lo afferma il portavoce del governo di Budapest Zoltan Kovacs su Twitter. E così la tensione si alza sempre di più durante la cena di lavoro a Bruxelles.

Nel corso della giornata la Turchia ha alzato la posta e ora a Bruxelles si prevede una nuova maratona negoziale, mentre la Gran Bretagna dice 'no' alle regole di asilo comune in Europa. Il premier turco Ahmet Davutoglu ha ribadito che la riunione di oggi non deve concentrarsi solo sulla difficile questione dell'emergenza profughi ma anche sui prossimi passi per l'ingresso della Turchia nell'Unione.

Un portavoce del premier ha annunciato una nuova proposta di Ankara. Dopo la riunione pomeridiana il vertice con Davutoglu continuerà con una cena di lavoro. L'incontro promette quindi di prolungarsi molto oltre le previsioni.

L'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini ha avvertito che è necessario che la Turchia "torni a impegnarsi nel dialogo per affrontare la questione curda" e, in quanto paese candidato al'ingresso nell'Unione europea, che "risponda agli appelli da parte dell'Unione europea di rispettare i più alti standard per quanto riguarda la democrazia, lo stato di diritto e le liberta' fondamentali a partire da quella d espressione e di associazione".

RENZI: "CITARE LA LIBERTA' DI STAMPA OPPURE NIENTE ACCORDI" - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiesto durante la riunione dei capi di Stato e di governo Ue che nel testo dell'eventuale accordo con la Turchia ci sia "un riferimento alla liberta' di stampa, altrimenti noi non firmiamo". E' quanto riferiscono fonti europee.

ERDOGAN POLEMICO - Da Ankara intanto il presidente Recep Tayyip Erdogan ha criticato duramente i ritardi nel versamento dei tre miliardi di euro promessi dalla Ue in cambio di un suo aiuto a frenare il flusso di migranti proveniente dal confine turco. "Sono passati quattro mesi e non hanno ancora concluso", ha affermato Erdogan.

CAMERON: "IL REGNO UNITO NON SI UNIRA' ALLE REGOLE DI ASILO COMUNE" - A margine del vertice, c'è stata una riunione ristretta tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il premier britannico David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, Davutoglu e Mogherini. L'ipotesi che la Gran Bretagna si unisca alle regole di asilo comune in Europa per i migranti "non ha nessuna prospettiva", ha avvertito Cameron arrivando al vertice. "Abbiamo la nostra politica di asilo - ha aggiunto - il nostro modo di fare le cose e le nostre frontiere". Cameron ha ribadito che "è importante garantire la sicurezza delle frontiere esterne d'Europa, ed e' per questo che il Regno Unito sta inviando imbarcazioni più grandi che prenderanno parte alla missione Nato nel mar Egeo".

L'AUSTRIA: "BLOCCHIAMO TUTTE LE ROTTE" - L'Austria, sotto pressione internazionale dopo la decisione di limitare gli accessi dei migranti provenienti dal confine con la Slovenia, auspica che si raggiunga un accordo per chiudere la rotta balcanica. "Dobbiamo dire che la rotta è chiusa così che coloro che incoraggiano i migranti non siano ascoltati. E' stato facile finora consentire il passaggio, ma questo deve finire, a rotta deve essere chiusa", ha avvertito il premier Werner Faymann. Il testo provvisorio, circolato ieri, dell'ultima bozza di dichiarazione dei leader diceva che "il flusso di migranti irregolari lungo la rotta dei Balcani occidentali sta giungendo al termine; questa rotta è ora chiusa".