Affari Europei
Migranti, ora la Turchia vuole di più: "Ue, 3 miliardi non bastano"
Nuovo vertice bilaterale tra Germania e Turchia a Berlino. Sul piatto Siria, terrorismo e soprattutto l'emergenza migranti. Ora ad Ankara i 3 miliardi dell'Ue non bastano più: "Vogliamo di più".
L’incontro tra il premier turco, Ahmet Davutoglu, e la cancelliera Angela Merkel arriva a qualche giorno di distanza dall’attentato kamikaze che il 12 gennaio ha ucciso 10 turisti tedeschi a Istanbul. Al vertice partecipano anche i ministri di Interno, Esteri e Difesa. E proprio sul punto della lotta al terrorismo ci si aspetta qualche importante passo avanti per una cooperazione più stretta.
Per quanto riguarda i profughi, l’Unione Europea ha concesso tre miliardi di euro alla Turchia per affrontare l’emergenza e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha promesso un contributo notevole per risolvere la crisi in vista della conferenza dei donatori per la Siria in programma il prossimo 4 febbraio a Londra. Sia Obama che Merkel la considerano “un’occasione importante per affrontare la crisi umanitaria”.
Ma ora la Turchia cerca di alzare il tiro. Proprio poche ore prima dell'incontro con la Merkel, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha messo in chiaro che quella degli immigrati "non è una crisi turca". E, per questo, dovrà essere l'Europa a doversene fare carico. "La Turchia è il Paese più colpito dall'arrivo di migranti", ha tuonato Davutoglu spiegando che la Turchia non sta "esportando una crisi, ma una crisi è stata esportata in Turchia. Ora è diventata una crisi europea".
Per questo sembra proprio che Ankara cercherà di strappare un assegno ancor più cospicuo rispetto a quei 3 miliardi già elargiti da Bruxelles. "La Turchia ospita 2,5 milioni di rifugiati dalla Siria e altri 300mila dall'Iraq e ha speso circa 10 miliardi di dollari per i rifugiati. Ci sono molte cose da fare, insieme alla Ue e alla comunità internazionale. Ma nessuno può aspettarsi che la Turchia si prenda tutto il carico da sola". I 3 miliardi? Secondo Davutoglu "servono solo a dimostrare la volontà politica di condividere il carico". Chissà che cosa ne penseranno a Bruxelles...
