Turchia, la Corte Europea: "Il blocco di YouTube viola la libertà"

La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha stabilito che la Turchia ha violato le convenzioni sulla liberta' di espressione bloccando l'accesso a YouTube per più di due anni fino all'ottobre 2010. L'accesso al popolare sito di condivisione di video era stato bloccato da maggio 2008 da un tribunale turco dopo la diffusione online di alcuni filmati ritenuti offensivi nei confronti del 'Padre della Patria', Mustafa Kemal Ataturk.

"Bloccare senza alcun fondamento legale l'accesso degli utenti a YouTube ha infranto il diritto a ricevere e trasmettere informazioni", ha stabilito la Corte di Strasburgo. Una decisione che non piacerà alla Turchia, in un momento particolarmente delicato per la politica estera di Ankara, coinvolta nel caso del jet russo abbattuto e nello scontro diplomatico, e si spera non miitare, con la Russia di Putin. Solo la scorsa domenica nel vertice di Bruxelles era stato trovato un accordo tra Ue e Turchia sulla gestione della crisi dei migranti, ora questa decisione giudiziaria che pone però in luce tutte le ambiguità e i problemi irrisolti del partner strategico.