Auto, più poteri alla Commissione Ue dopo lo scandalo Volkswagen - Affaritaliani.it

Affari Europei

Auto, più poteri alla Commissione Ue dopo lo scandalo Volkswagen

Quattro mesi dopo l'inizio del caso Volkswagen, la Commissione Europea, sotto accusa per non aver saputo prevenire le truffe ai controlli sulle emissioni inquinanti, ha proposto una "revisione radicale" delle norme Ue sull'omologazione delle auto. L'obiettivo, spiega l'esecutivo, è quello di "rendere più indipendenti le prove sui veicoli e aumentare il controllo sui veicoli gia' in circolazione".

Come ha spiegato il vicepresidente Jyrki Katainen, "per riguadagnare la fiducia dei consumatori in questo importante settore è necessario inasprire la normativa, ma è alrettanto necessario che sia effettivamente rispettata".

"Quando il caso è esploso" ha aggiunto Katainen presentando la proposta la commissaria all'Industria Elzbieta Bienkowska, "la Commissione non aveva poteri per intervenire, e neanche di chiedere agli Stati che stava succedendo". Secondo le nuove norme, la Commissione potrà infliggere sanzioni fino a 30 mila euro per ogni auto non a norma, più o meno quanto chiedono le autorità Usa a Volkswagen.

Il progetto di legge darà alla Commissione Europea nuovi poteri per sorvegliare le azioni delle autorità nazionali incaricate dell'approvazione dei veicoli. La Commissione potrà ottenere l'autorizzazione di indagare le agenzie degli Stati membri dell'Ue per l'approvazione dei tipi di auto e potenzialmente sospendere o interrompere quegli uffici se le regole di omologazione fossero applicate troppo debolmente.