Carceri e licenze per i semiliberi: niente proroga. Scioperano i garanti

"Incomprensibile questa decisione, restiamo in attesa della decisione del governo"

Cronache

Licenzie straordinarie per i semiliberi, secondo i garanti territoriali dei detenuti è "Incomprensibile la mancata proroga, restiamo in attesa della decisione del governo"

I garanti territoriali per i diritti delle persone private della libertà personale hanno diffuso una nota in cui si legge: "Il 30 novembre scorso erano 1.076 le condannate e i condannati in semilibertà. Gran parte di loro, 700 all'inizio della emergenza Covid, 4.500 secondo le ultime stime, ha goduto per due anni e mezzo di una licenza straordinaria che gli ha consentito di non tornare a dormire in carcere, come invece previsto dalla misura della semilibertà.

Salvo casi eccezionali, in cui la licenza straordinaria non è stata rinnovata o è stata revocata, il comportamento di queste persone è stato irreprensibile e ha ripagato nel migliore dei modi la fiducia che è stata loro data.

Per questo appare incomprensibile e contrario al principio della progressività del trattamento penitenziario la mancata proroga delle licenze straordinarie per i semiliberi che li costringerebbero al rientro in carcere addirittura, in alcuni casi, la notte di San Silvestro".

Nella giornata di ieri, ricordano, il governo ha approvato il decreto legge ''milleproroghe'' i cui contenuti non sono ancora noti.

"Nella speranza che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Consiglio dei ministri abbiano tenuto in considerazione questo problema, già sollevato durante la discussione parlamentare del decreto legge anti-rave" i Garanti territoriali dei detenuti si associano all'iniziativa di sensibilizzazione intrapresa dal collega Franco Corleone, già sottosegretario alla Giustizia e attualmente garante per il Comune di Udine, e si impegnano a digiunare a staffetta in questi giorni, in attesa della decisione del Governo

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