Palermo, addio al missionario Biagio Conte. Una vita al servizio degli ultimi

Il fondatore della Missione di speranza e carità aveva 59 anni. Fino all'ultimo si era prodigato per gli ultimi

Biagio Conte missionario
Cronache

È morto Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Missione di speranza e carità nel palermitano

È morto alle sette di questa mattina, a Palermo, Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Missione di speranza e carità, cittadella degli ultimi che aiuta ogni giorno 600 persone. Da oltre trent'anni al servizio dei più bisognosi, fratel Biagio è morto a causa di una lunga malattia a 59 anni, e viene ricordato come “angelo dei poveri”. Negli ultimi giorni erano stati numerosi i palermitani recatisi a trovarlo in via Decollati, pregando e sperando in un miracolo: tra loro il governatore siciliano Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla. Nei giorni scorsi lo stesso Conte, nonostante le gravissime condizioni, aveva voluto partecipare alla Santa Messa, sul lettino, accompagnato dal medico e dalle persone a lui più vicine.

Biagio Conte, Mattarella: “Punto riferimento per chi crede in valori solidarietà”

"Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei suoi confronti vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio", ha commentato il capo dello Stato Sergio Mattarella.

Nel frattempo a Palermo è stato proclamato il lutto cittadino, con l’esposizione a mezz'asta delle bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado: "La scomparsa di Conte lascia un vuoto incolmabile; nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell'eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere" ha detto il sindaco Roberto Lagalla. "Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede", ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

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