Polli OGM in allevamenti bio Fileni: l'inchiesta di Report

1,5 milioni di telespettatori hanno seguito ieri sera l'inchiesta di Giulia Innocenzi sugli allevamenti di polli del colosso marchigiano

Cronache

Fileni nel mirino di Report: l’azienda risponde alle accuse, contestando punto per punto ogni "capo di accusa"

L’azienda avicola Fileni, fiore all’occhiello dell’industria marchigiana, terza in Italia per la produzione di pollo, è finita nel mirino della trasmissione Report con l’inchiesta della giornalista Giulia Innocenzi sul presunto mancato rispetto dei parametri per definirsi un marchio biologico

Secondo Report la Fileni usa polli ibridi commerciali per i suoi allevamenti intensivi bio, in particolare i Broiler, una specie che ha subito la più grande manipolazione del suo patrimonio genetico

I polli broiler

I polli broiler, conosciuti anche come polli da carne, sono stati selezionati geneticamente per anni affinché sviluppassero esageratamente il petto. Sono allevati in densità di 10-15 animali per metro quadro, in grossi capannoni che contengono dai 20.000 ai 30.000 polli per ciclo produttivo.

All’interno dei capannoni la temperatura è mantenuta costante con un sistema di ventilatori, l’acqua e il cibo sono forniti automaticamente in modo da favorire l’accrescimento smisurato del peso di questi animali, e la luce è continua, creando un ambiente totalmente innaturale che ne sconvolge il normale ciclo sonno/veglia.

I pulcini entrano in allevamento a pochi giorni di vita e vi restano fino a quando non raggiungono il peso desiderato per la macellazione. Soggetti a frequenti fratture alle zampe causate dal peso eccessivo, i polli passano 30 giorni su 40 della loro breve vita immobili sui loro escrementi.

Il sovraffollamento impedisce a questi animali di mettere in atto i comportamenti naturali della loro specie, come razzolare e becchettare per terra. Durante i mesi estivi, la densità molto elevata aumenta il rischio di surriscaldamento: un elevato numero di polli può perdere la vita per stress da caldo.

L'associazione ambientalista LAV, Lega Anti Vivisezione, ha contribuito alla Direttiva europea 2007/43/CE sulla protezione dei polli allevati per la produzione di carne, ma regole molto più stringenti sono necessarie per garantire un maggiore benessere a questi animali, e sta portando avanti la campagna europea #NoAnimalLeftBehind per chiedere una completa revisione della normativa a tutela di tutti gli animali allevati, inclusi i broiler, per garantire loro maggiore protezione e migliore qualità della vita.

La risposta di Fileni alle accuse mosse da Report

Alla domanda posta dai giornalisti di Report sulle modalità di abbattimento dei polli, l'azienda avicola risponde così: "Segnaliamo che Fileni rispetta e promuove quanto previsto dalla legge in tema di benessere animale (d.lgs. 181/2010): i capi-allevamento ed i soccidari ricevono, infatti, una formazione erogata in collaborazioni con le ASL, che concerne, tra le altre cose, anche le corrette modalità di abbattimento. Un team interno di veterinari e tecnici è, inoltre, continuamente impegnato nel monitoraggio e nell'implementazioni di azioni migliorative. L’abbattimento ordinariamente avviene all’interno degli impianti di macellazione, con il sistema automatizzato del taglio del collo, come previsto dalle procedure per il contenimento della sofferenza animale".

Questa la risposta di Fileni a proposito della razza dei polli: "Nella propria filiera biologica, Fileni ha quasi ultimato la sostituzione della razza "Ross 308", cioè i Broiler, con i genotipi indicati dalle associazioni animaliste".
Clicca qui per leggere il documento integrale di risposta dell'azienda Fileni alle domande dei giornalisti della trasmissione Report. 

Tags:
allevamentobiologicofilenipolli broilerreport