Qatar-gate, l'autodifesa di Visentini: "Perché ho accettato i soldi della ONG"

"Non ho mai sospettato di una no-profit nella quale c'erano Emma Bonino, Federica Mogherini, Denis Mukwege e Bernard Cazeneuve"

Cronache

Qatar-gate, Visentini respinge l'accusa di corruzione

"I soldi dalla Fight Impunity? Li ho accettati in contanti per la qualità del donatore e per il suo carattere non profit", scrive in una nota Luca Visentini, arrestato e poi scarcerato nell'ambito dell'inchiesta Qatar-gate. 

Luca Visentini inoltre sottolinea di non aver mai sospettato "comportamenti illegali o non etici" della Fight Impunity: "Era una Ong rispettata che agiva in difesa dei diritti umani con diverse personalità di alto livello nel suo consiglio di amministrazione come Denis Mukwege (Nobel per la Pace), Bernard Cazeneuve (ex primo ministro francese), Emma Bonino (senatrice italiana), Federica Mogherini (rettore del collegio d'Europa, ex Alto Rappresentante della Ue)". 

Luca Visentini, arrestato e scarcerato nell'ambito dell'inchiesta Qatargate, si dichiara "pronto a rimanere lontano dalla posizione e dai doveri di segretario generale e al tempo stesso sono a disposizione dell'Ituc per fornire qualsiasi ulteriore chiarimento necessario". 

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