Stupro, Portanova chiede il rito abbreviato: il calciatore rischia 14 anni

Il 21 giugno si terrà il processo contro il calciatore del Genoa. I legali del centrocampista: “Rito abbreviato per evitare ulteriori sofferenze a tutti”

Cronache
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Violenza sessuale, il centrocampista del Genoa punta al rito abbreviato: fino a 14 anni di carcere per Manolo Portanova

Si avvicina il 21 giugno: data del processo contro il giocatore del Genoa Manolo Portanova. Gabriele Bordoni, avvocato del centrocampista, ha dichiarato alla stampa di aver richiesto il rito abbreviato: “Non abbiamo pensato alla scelta del rito abbreviato come se si trattasse di un paracadute. Noi vogliamo che la vicenda venga chiarita nei dettagli così da uscire innocenti dal processo”. Portanova rischia grosso: qualora giudicato colpevole, rischierebbe tra gli 8 e i 14 anni di carcere.

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Tra gli accusati non vi è solo il centrocampista del Grifone ma anche un suo parente, un suo amico e un giovane che verrà giudicato dal Tribunale dei minori di Firenze. L’avvocato di Portanova sottolinea le ragioni che lo hanno spinto ad optare per il rito abbreviato: “C’è la volontà di evitare nuove sofferenze a tutti i soggetti coinvolti, i ragazzi e la ragazza, come sarebbe avvenuto nei tempi e nei modi di un processo pubblico che crea afflizione per tutti. Parliamo fra l’altro di soggetti tutti molto giovani”.

L’avvocato Bordoni ha poi aggiunto: “C’è un interesse mediatico comprensibilmente superiore alla vicenda trattandosi di un giocatore di calcio. L’abbreviato offre invece tempi e modi più consoni. Ci sono ancora un paio di cose che devono essere chiarite, e quello che ancora manca lo andremo a introdurre nella prossima udienza”.

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Stupro di gruppo, che cosa è accaduto quella notte tra Portanova e la studentessa di Siena?

In merito a quanto accaduto quella notte, compie un affondo il Corriere della Sera. Pare che il più giovane degli accusati fosse entrato nella stanza dove il centrocampista si era appartato con la studentessa 20enne di Siena. La giovane aveva accettato che lui fosse presente, senza poter prendere parte alle effusioni. In seguito sarebbero entrati lo zio e l’amico di Portanova ed è lì che si sarebbe consumata la violenza di gruppo sulla studentessa che avrebbe provato a difendersi.

 

 

 

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