Enel, l’utility italiana conferma la sua partecipazione nella spagnola Endesa

L'Ad Flavio Cattaneo smentisce le voci di disimpegno dal "buon" mercato spagnolo

di Daniele Rosa
Flavio Cattaneo, ad di Enel
Economia

Enel, il mercato spagnolo è buono per l'utility italiana

La Spagna pare essere una “gallina dalle uova d’oro” per Enel. Infatti la partecipazione dell’utility italiana al 70% nella società elettrica spagnola Endesa Energia ha portato uno dividendo storico nel 2023 di quasi 1100 milioni di euro. Ed adesso una nuova buona notizia, quella cioè che Aena ha vinto un contratto per la fornitura di energia elettrica da energie rinnovabili al 100% per tutti i centri gestiti dalla società ad eccezione dell'aeroporto di Murcia nei prossimi cinque anni.

Il valore del deal è di  336 milioni di euro. Cinque dei sette lotti all’asta (334 milioni di euro) sono stati aggiudicati ad Endesa. Il contratto prevede di gestire tutte le procedure per l’acquisto di energia ad hoc( 100% rinnovabili) per gli aeroporti, nonché la gestione della produzione degli impianti fotovoltaici in regime di autoconsumo che, gradualmente, sarà integrato nella rete aeroportuale.

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Enel, il deal di Endesa per molti aereoporti spagnoli, nelle Baleari e nelle Isole Canarie

Endesa Energía fornirà i centri raggruppati in cinque lotti: Madrid, Galizia, Paesi Baschi, Servizi Centrali, Nord, Centro-Sud, Levante, Isole Baleari e Isole Canarie. Obiettivo a medio termine del contratto è quello di riuscire a stabilizzare il costo dell'energia, portando significative riduzioni nelle bollette elettriche. 

Aspetto interessante del pacchetto aggiudicato è la promozione delle energie rinnovabili, sia nell'acquisto di energia sia attraverso l'aumento dell'autosufficienza energetica attraverso i propri impianti fotovoltaici. Tutto questo porterà progressivamente ad una riduzione delle emissioni di CO₂ per essere "carbon neutral" entro il 2026 e raggiungere emissioni nette zero su tutto il network aeroportuale entro il 2040. Questo nuovo progetto di sviluppo ha permesso anche a Enel di mettere a tacere le voci lanciate dal quotidiano “El Confidencial” secondo cui era in vista un’ipotesi di spagnolizzazione della compagnia.

I rumors infatti raccontavano che il presidente di Repsol, Antonio Brufau, e l'ex amministratore delegato della compagnia elettrica in un incontro avrebbero riflettuto su una possibile operazione di fusione di entrambi i gruppi prima dell'eventuale arrivo del popolare Alberto Núñez Feijóo a Moncloa dopo le elezioni politiche del 23 luglio.

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Enel, nessuna intenzione di uscire dalla partecipazione spagnola

A questo proposito Enel ha ufficialmente dissipato tutti i possibili dubbi con una presa di posizione ufficiale sostenendo che “Enel respinge le voci su Endesa come del tutto infondate. Enel non ha intenzione di cedere le proprie quote in Endesa, né ora né in futuro, essendo la società un asset fondamentale per la sua strategia, e fa sapere che su questo tema non ci sono discussioni. Falsa è anche la notizia dell’incontro. Non c'è mai stato alcun incontro tra i dirigenti di Enel e Repsol, né con Borja Prado (ex presidente di Endesa)".

“Queste voci infondate-ha rilevato Enel-rischiano di avere effetti distorsivi sull'evoluzione del mercato azionario”. Vale la pena ricordare che lo Stato italiano, con il 24% del capitale, è il principale azionista di Enel . Giorgia Meloni, recentemente, ha sostituito l’Ad della compagnia dando il comando a Flavio Cattaneo, che ha sostituito l’Ad Francesco Starace. In sintesi nessuno in Italia vuole lasciare il prolifico mercato iberico.

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