Guerra Ucraina, Fitch declassa la Russia: “Rischio default imminente”

L'agenzia internazionale ha declassato il rating della Federazione russa da B a C. Anche Morgan Stanley: "Scenario sempre più probabile"

Economia
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Nei giorni scorsi anche Moody's aveva tagliato il rating sulla Russia a Ca e ha mantenuto un outlook negativo 

La guerra tra Russia e Ucraina mette sempre più in ginocchio l'economia mondiale. In particolare, per Mosca, lo scenario si fa sempre più teso e incerto: l'agenzia internazionale Fitch ha declassato il rating della Federazione russa da `B' a `C' a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina, sottolineando in una nota il rischio "di un imminente default" del debito.

Nei giorni scorsi anche Moody's aveva tagliato il rating sulla Russia a 'Ca' e ha mantenuto un outlook negativo, citando i controlli sui capitali della Banca centrale che limiterebbero i pagamenti transfrontalieri anche sul debito. Una mossa che arriva a pochissimi giorni di distanza dalla decisione di relegare il debito russo a "spazzatura".

Ora il nuovo declassamento, "guidato da gravi preoccupazioni circa la volontà e la capacità della Russia di pagare i suoi obblighi di debito", ha detto l'agenzia di rating, aggiungendo che i rischi di insolvenza sono aumentati. "Il probabile recupero per gli investitori sarà in linea con la media storica, commisurato a un rating Ca. Al livello di rating Ca, le aspettative di recupero sono dal 35 al 65%", ha aggiunto Moody's.

Ma non solo Fitch. Come riporta agenzia Nova, anche secondo la banca d'affari statunitense Morgan Stanley la Russia fatica sempre piu' a onorare il proprio debito estero in conseguenza del crollo dei prezzi delle obbligazioni sovrane, e il Paese è sull'orlo di una recessione che potrebbe condurre al default entro la meta' del mese di aprile.

Secondo la banca "il default e' lo scenario piu' probabile". In una nota pubblicata il 7 marzo, la banca sostiene che un eventuale default della Russia "sarebbe difficilmente un default ordinario, e il paragone piu' calzante sarebbe forse quello del Venezuela". Morgan Stanley ipotizza che tale scenario possa concretizzarsi gia' il 15 aprile, alla scadenza del "periodo di grazia" di 30 giorni a disposizione del governo russo per il pagamento delle rate sul debito denominato in dollari in scadenza nel 2023 e nel 2043. Secondo "Bloomberg", il valore delle obbligazioni al 2023 è scivolato a 29 centesimi sul dollaro, il più basso di sempre.

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