Nordio: “Pnrr? Sulla giustizia molto bene. Intercettazioni? A breve riforma"

Il ministro della Giustizia è intervenuto al Festival dell'Economia di Trento: "Spero che nelle magistratura non troveremo delle resistenze"

di redazione politica
Economia

Nordio al Festival dell'Economia di Trento: "Non esiste che i magistrati critichino il merito delle riforme"

"Io spero che nella magistratura non troveremo delle resistenze come purtroppo è accaduto nel passato, forse anche per delle iniziative sbagliate o forse per delle iniziative imprudenti o eccessive". E' iniziato così l'intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio al Festival dell'Economia di Trento, all'evento dal titolo "La giustizia che vorrei". "Però va chiarito una cosa, che le leggi le fa il Parlamento. Non esiste da parte del magistrato né il diritto creativo, ovvero di interpretare le leggi come gli pare sostituendosi al legislatore, né il diritto di criticare il merito delle leggi, a meno che non si riconosca al politico il diritto di criticare le sentenze. E questo non andrebbe bene né in un senso, né in un altro".

E ancora: "Così come, da ex magistrato, dico che è Vangelo il fatto che il pm non debba dipendere dall'esecutivo. Allo stesso modo, però, dico che deve essere ripensata la responsabilità dei magistrati, specie dei pubblici ministeri, che hanno il potere di dirigere polizia giudiziaria e condurre le inchieste giudiziarie, senza avere conseguenze".

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Nordio al Festival dell'Economia: "Pnrr? Sul fronte giustizia siamo messi molto bene"

"Parlando di Pnrr dico che siamo messi molto bene. Abbiamo rispettato quasi tutti i tempi che ci erano stati prefissi, dobbiamo però rimodulare le risorse date per velocizzare i processi. Noi siamo per dare assoluta precedenza alla digitalizzazione e all'attività telematica, perchè la tecnologia ci può molto aiutare. Occorre però semplificare le procedure. C'è come una pigrizia mentale - ha spiegato il Guardasigilli - nel fare riforme serie, vi è una difficoltà genetica nella nostra mentalità giuridica di accettare il nuovo".

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Nordio a Trento: "A breve presenteremo un progetto di riforma radicale sulle intercettazioni"

"Non bisogna prendersela con chi pubblica le notizie o con il giornalista che le riceve, il problema è che alcune notizie riservate e segrete vengono fatte divulgare. Dico che a breve sarnno presentati dei progetti per cambiare la disciplina delle intercettazioni in termini minimi, proprio per dare un segnale importante, ma quando faremo il nuovo codice di procedura penale, la riforma sarà radicale in nome dell'articolo 15 della Costituzione sulla segretezza delle conversazioni. La segretezza è l'interfaccia della nostra libertà". "Quanto alle indagini - ha aggiunto il Guardasigilli - lo abbiamo ripetuto tante volte: è ovvio che le intercettazioni per certi tipi di reato sono utili e indipensabili, come ad esempio contro i mafiosi e i terroristi, ma se pensiamo che lo Stato italiano spende 200 milioni di euro l'anno per farle e che un 95% di queste si rivelano inutili, dico che tutto ciò è illogico e irrazionale. In ogni caso - ha ribadito Nordio - la lotta alla mafia e al terrorismo sono per questo governo una priorità assoluta".

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