Boniviri parteciperà ad Earth Lovers, l'evento alla Rinascente di Milano

La startup ha lanciato il primo olio extra vergine biologico italiano carbon neutral e coinvolto nel progetto undici piccole aziende agricole siciliane

Il team della start-up Boniviri
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Boniviri, start up innovativa siciliana e società benefit specializzata nella produzione di alimenti di altissima qualità e sostenibili, partecipa a ‘Earth Lovers’ - l’evento di Rinascente che invita i consumatori a celebrare e rispettare l'ambiente - con l’installazione artistica site-specific ‘Fuori Campo’. L’installazione, esposta al sesto piano del punto vendita Rinascente di Piazza Duomo, a Milano, ha l’obiettivo di raccontare attraverso un percorso sensoriale storie, valori e prodotti dei coltivatori siciliani che partecipano al progetto di agricoltura sostenibile Boniviri e sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scelte consapevoli e responsabili a tavola per salvaguardare l’ambiente, custodire la biodiversità e preservare il lavoro dei piccoli produttori italiani.

“Abbiamo trasformato il nostro stand in un’installazione artistica per offrire al visitatore l’opportunità di compiere un viaggio sensoriale nelle campagne dei nostri coltivatori, alla scoperta delle loro storie e prodotti - ha dichiarato Alessandra Tranchina, Cofondatrice e Responsabile Marketing e Comunicazione di Boniviri. Un viaggio che è anche l’occasione per conoscere la missione di Boniviri: avvicinare il mondo di chi coltiva a quello di chi consuma attraverso la sostenibilità, salvaguardare le piccole aziende agricole di valore rendendole prospere e sostenibili e produrre alimenti eco-friendly attraverso l’azzeramento delle emissioni di gas serra”.

"Quest'anno la manifestazione “Earth Lovers” si propone al cliente con tre concetti chiave: il verde, la sostenibilità ed il nutrimento, tutti pilastri della mission di Boniviri e in linea con i valori di Rinascente, che è attivamente impegnata nel rispetto del territorio e nel preservare la bellezza del nostro pianeta - ha dichiarato Federica Montelli, Head of Fashion di Rinascente. Vogliamo avvicinare il consumatore a godere dei frutti della nostra terra in maniera consapevole, supportando le produzioni locali e quale partner migliore di Boniviri per guidare il cliente in questo percorso."

"Fuori campo": il concept dell'installazione

A partire dal Manifesto, Boniviri ha trasformato lo stand espositivo in una installazione artistica site-specific che, ricreando un’esperienza sensoriale unica attraverso le campagne siciliane, ha l’obiettivo di suscitare nel visitatore una riflessione sui principi dell’agricoltura sostenibile e generare una presa di consapevolezza sull’importanza di compiere scelte responsabili a tavola. Un’installazione che, attraverso soluzioni di allestimento inedite, riproduce un microcosmo agricolo composto da oggetti rappresentativi dell’agricoltura eroica ed elementi - suoni, profumi, storie e parole - fortemente evocativi.

Gusci di mandorla sotto i piedi, sul tetto della Rinascente. L’installazione Boniviri sorprende il visitatore fin dal primo contatto visivo. Un tappeto di gusci di mandorla provenienti da scarti di lavorazione Boniviri ricopre i 30mq di superficie dell’installazione emulando i suoni e le sensazioni di una passeggiata lungo i mandorleti di Noto, e offrendo al visitatore l’opportunità di ‘vivere’ un elemento chiave del progetto: la circolarità. Sotto i gusci, i teli utilizzati in campagna per la raccolta delle olive e delle mandorle. I gusci di mandorla, scarti di produzione qui elevati a elemento decorativo, al termine della permanenza in Rinascente verranno donati al fine di essere utilizzati, ad esempio, per la messa in funzione dei forni di panifici locali.

La tavola, destinazione del viaggio fisico e spirituale. Al centro dell’installazione si trova una tavola apparecchiata. Non si tratta di una tavola qualunque: una lunga tovaglia di cotone grezzo, realizzata in collaborazione con Rizma project di Bruna Cattano, la ricopre. Alla sua base c'è un paesaggio botanico di radici stampate artigianalmente con colori naturali - avena, ulivo, carote selvatiche, fiori di fiume - che si elevano da terra e si intersecano tra loro, formando un'unica rete, metafora della filosofia Boniviri: solo insieme, coltivatori e consumatori, possono costruire una società più equa.

Al centro della tavola sono esposti in vasi di vetro la terra vulcanica dell'Etna e quella bianca di Noto, che il visitatore può toccare e sentire con le proprie mani. Sedie tipo thonet, caratteristiche delle campagne siciliane, invitano le persone a sedersi e fare una pausa dalla frenesia quotidiana della città guardando i volti dei protagonisti del cambiamento – quelli dei coltivatori e artigiani Boniviri - proposti su stampe sospese sulla tavola.

Parola ai coltivatori. Davanti a ogni sedia c'è un piatto in ceramica, realizzato e dipinto interamente a mano da Alessandra Tranchina, Cofondatrice e Responsabile Marketing e Comunicazione di Boniviri, con il supporto di MUD, coworking di ceramica nel cuore del centro storico di Palermo. Sui piatti si leggono le parole chiave che esprimono il significato della sostenibilità per i piccoli coltivatori siciliani che partecipano al progetto Boniviri: pazienza, cura, resistenza, condivisione, impegno, conoscenza.

“Il menù del futuro”: parole e storie dalla terra. Sulla tavola Boniviri, accanto a ogni piatto, il viaggiatore-commensale troverà "Il menù del futuro” composto dalle storie dei Boniviri. Sono le storie, consultabili tramite QR code, di Luca Gubelli, Chef, Davide Scaravilli e Roberto Carbone, coltivatori, Emanuela e Raffaele, tra i primi clienti, Giorgio e Francesco, frantoiani. Testimonianze di persone che partecipano alla missione di Boniviri, creare valore con il cibo, e che con le loro storie coraggiose nutrono lo spirito del visitatore.

Un allestimento ruvido, come la terra. Onesto, senza fronzoli, generoso

Intorno alla tavola, sparsi qua e là sulla superficie dello stand, si trovano elementi tipici della campagna, come un’arnia delle api (dismessa), ceste e rastrelli, mentre due piante di alloro avvolgono il visitatore con i loro profumi forti.

Come sarà la mia tavola del futuro?

In ‘Fuori Campo’, alla fine del viaggio, la tavola si è trasformata nell’epicentro di una storia personale e collettiva. Quali parole pronuncerò con i miei commensali? Quali prodotti vorrò condividere con loro? Quale sarà il colore della terra da cui provengono gli alimenti che sceglierò per i miei figli, parenti, amici? Che storia voglio scrivere? Stimolati dagli oggetti, parole, volti e profumi di ‘Fuori Campo’, le persone, alzandosi da tavola e allontanandosi dal tappeto organico sonoro, potranno scegliere di iniziare un nuovo viaggio verso un rapporto con il cibo più equo e rispettoso. Delle persone e dell’ambiente.

 

 

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