Bonus edilizi, i furbetti colpiscono: maxi truffa da 1,7 miliardi di euro

Crediti d'imposta fittizi, per circa 1,7 miliardi di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Avellino e di Napoli

Economia

Superbonus, sequestri per 1,7 mld per crediti fittizi

Crediti d'imposta fittizi, per circa 1,7 miliardi di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Avellino e di Napoli nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Avellino riguardante una maxi truffa messa a segno con i bonus per l'edilizia, principalmente e "Ecobonus" e "Bonus Facciate". Si tratta del sequestro di crediti d'imposta più alto di sempre. In corso perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. 

Superbonus, le proteste in piazza: "Questo governo ci ha traditi"

Il governo Meloni ha deciso di bloccare di colpo la cessione dei crediti per il Superbonus e questo ha provocato il caos nelle aziende edili, costrette a interrompere molti lavori per mancanza di liquidità. Migliaia di famiglie adesso si trovano in difficoltà e si sono riversate in piazza a Roma per gridare il loro disagio: "Questo governo ci ha traditi". Ci sono - si legge sul Fatto Quotidiano - proprietari di casa che non sanno più dove andare. Migliaia di famiglie e aziende non sanno più come recuperare le spese anticipate per la ristrutturazione, titolari di ditte di costruzione hanno dovuto bloccare i cantieri, non sono più in grado di pagare gli stipendi degli operai e le tasse. In testa al corteo, l’ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, acclamato dalla piazza. Lo slogan mostrato dai manifestanti: "Sedotti dai crediti e abbandonati con i debiti", fotografa la situazione.

Oltre al danno economico - prosegue il Fatto - c'è anche quello pratico, con nuclei che hanno iniziato i lavori nelle proprie case e hanno dovuto interromperli e ora non possono tornarci. "Conosciamo storie assurde – dice uno degli organizzatori con il megafono in via dei Fori Imperiali – famiglie con bambini, con disabili, gente in sedia a rotelle". I manifestanti, arrivati da tutta Italia, hanno esposto sul petto un cartellino per farsi riconoscere: c’è chi arriva dal Friuli-Venezia Giulia e sostiene di avere crediti incagliati per 200 mila euro. Committenti e imprenditori uniti: "Ho una piccola azienda – spiega uno di loro – avevo otto dipendenti e ora sono rimasti in tre. Negli ultimi due anni e mezzo ho sottratto molto tempo ai miei affetti anche perché ogni volta cambiavano le regole e io dovevo passare notte e giorno a studiare le novità". E chi dopo una vita è costretto a bussare alla porta dei genitori: "Dopo un anno e mezzo con la casa divelta devo dormire da mia madre".

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