Rivoluzione "meloniana" in Rai, l'ad Fuortes in uscita. Giorgino verso il Tg1

L'amministratore delegato potrebbe essere affiancato da un dg: il nome forte è quello di Giampaolo Rossi. Iniziato il valzer delle poltrone in Viale Mazzini

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Rai, Meloni vuole "commissariare" Fuortes. Rivoluzione ai vertici

Il governo Meloni ha intenzione di mettere mano ai vertici della Rai. Il primo a rischiare di perdere il posto o di essere "commissariato" è l'ad Carlo Fuortes. La premier - si legge sul Corriere della Sera - avrebbe intenzione o di rimpiazzarlo oppure di affiancargli un suo uomo di fiducia, per la carica di Direttore generale il nome forte è quello di Giampaolo Rossi.

È questione di settimane prima che l’ad venga chiamato a Palazzo Chigi per discutere della questione. Fonti vicine alla premier, non confermate in Rai, parlano di una telefonata fatta dal manager a Meloni forse un atto di cortesia. Perché di certo Fuortes, a mettere a disposizione il proprio mandato, che scade nella primavera 2024, non ci pensa proprio.

L’idea che Fuortes non abbia realizzato un vero cambiamento - prosegue il Corriere - ma soprattutto che non governi l’azienda viene puntellata, tra l’altro, con l’esempio recente dello spostamento di Fiorello da Rai 1 a Rai 2 per le proteste del cdr del Tg1. Scaldano i motori - riporta La Stampa - per la massima poltrona del Tg1, Francesco Giorgino, che tornerebbe da vincitore lì dove aveva patito frizioni, il quirinalista Luciano Ghelfi e Nicola Rao che potrebbe arrivare direttamente alla direzione senza passare per il Tg2.

A proposito di Tg2, alte sono le quotazioni di Angela Mariella (Lega), dal 2020 a capo di Isoradio e in precedenza vicedirettrice di Rai Radio1. Una donna e gli equilibri di genere sarebbero salvi. A quel punto a Isoradio potrebbe andare Giuseppe Carboni, ex direttore del Tg1, espressione dei pentastellati, defenestrato e mai ricollocato.

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