Fisco, "con la riforma benefici per tutti". Ecco cosa cambia punto per punto

Delega fiscale, intervista ad Alberto Gusmeroli, responsabile Fisco della Lega e relatore della legge

Di Alberto Maggi
Politica

"Flat tax per i lavoratori dipendenti entro la fine della legislatura"

 

La delega fiscale è stata approvata dall'aula di Montecitoorio ed ora arriverà in Senato per l'ok finale entro la pausa estiva. Ma che cosa cambia davvero per cittadini e imprese? Affaritaliani.it lo ha chiesto ad Alberto Gusmeroli, responsabile Fisco della Lega, relatore alla delega per la riforma fiscale, commercialista e uno dei "padri" della riforma fiscale.

Quali sono i punti chiave delle delega fiscale?
"La delega consta di tre architravi principali – la semplificazione fiscale e burocratica (visto che l’Italia è fra i Paesi più complicati al mondo), il graduale abbassamento della tassazione e il riequilibrio del rapporto fra cittadino e Fisco, nell’ottica di una fiscalità non vessatoria ma di stimolo e supporto alla crescita e all’occupazione. Questa delega ha una visione chiara, netta, frutto di un progetto politico a cui gli Italiani hanno conferito un forte mandato lo scorso settembre, e di cui la Lega è protagonista assoluta. Con le proposte di legge della Lega che sono entrate nel testo abbiamo concorso in modo determinante a disegnare il Fisco del futuro, moderno, veloce, smart si dice oggi, non voglio dire amico del Contribuente ma finalmente un po’ meno nemico. Dove cittadini e imprese non sono più gravati dalla “tassa occulta” della complicazione, solo nel 2022 abbiamo avuto più di 1500 scadenze fiscali, oltre 200 nel solo mese di agosto! ma soggetti che possono dedicarsi non alla burocrazia ma al loro core-business, producendo ricchezza e trascinando così anche la crescita economica. La crescita si sostiene con misure espansive: la complicazione serve solo a tarpare le ali, e non aiuta nemmeno l’emersione del sommerso, come per cinque decenni si è invece voluto far credere nonostante l’evidenza".
 
Chi ne trarrà maggior beneficio?
"Tutti. Questa è una delega inclusiva, a 360 gradi, che contiene provvedimenti sia generali sia specifici, i cui benefici interessano tutte le fasce della popolazione, dai giovani ai meno giovani, dai dipendenti ai pensionati e ai lavoratori autonomi. Questo perché semplificando si innesca in automatico un circolo virtuoso per l’economia, i cui effetti positivi sono in grado di far ripartire i consumi. Cominciamo dal bene rifugio per eccellenza, il mattone: grazie alla Lega e al Centrodestra, nessuna nuova tassa sulla casa, nessuna riforma del Catasto, cedolare secca estesa anche alle locazioni commerciali e IMU che viene inviata direttamente dal Comune al cittadino. Basta al ginepraio di microtasse il cui costo di gestione è superiore a quanto fruttano all’Erario, abolita l’IRAP (che, voglio ricordarlo, è una tassa sulle perdite, nell’Italia della complicazione furiosa è successo anche questo), nessuna scadenza ad agosto o cartella ad agosto e dicembre, graduale eliminazione degli studi di settore/ISA. E poi l’emendamento della Lega che consente la rateizzazione del maxi-acconto di novembre da gennaio a giugno dell’anno successivo, una battaglia di buon senso che porto avanti dal 5 agosto del 2020 e che finalmente consentirà di pagare metà delle tasse a consuntivo, ovvero a reddito guadagnato e non in anticipo come avvenuto finora, con la contemporanea riduzione della ritenuta di acconto".

La flat tax per i lavoratori dipendenti resta un obiettivo di legislatura?
"Assolutamente. Ci arriveremo, gradualmente. Per giungere alla meta bisogna partire e con questa delega la Lega e la maggioranza di Centrodestra segnano un inizio importante. Intanto per i dipendenti si è introdotta la possibilità di applicare l’imposta sostitutiva agevolata agli straordinari oltre una certa soglia, alle tredicesime e ai premi di produttività. Inoltre nella definizione di questo nuovo Fisco ci sono importanti misure a favore dell’incremento dell’occupazione: si tratta in particolare di un altro emendamento della Lega, che prevede incentivi per le imprese che investono in nuove assunzioni e macchinari, anche nella forma dell'incremento della deducibilità dei costi per i nuovi assunti (cosiddetto superammortamento). C’è poi il tema degli accordi preventivi (che non sono condoni) e delle sanzioni, finalmente commisurate alla pericolosità fiscale e non trattate ideologicamente, senza distinguere fra chi evade e chi, pur correttamente dichiarando le imposte, non riesce momentaneamente a pagare. Basta con il furore della complicazione: il sommerso, oltre che con i controlli, si combatte solo implementando un sistema semplice e snello".

Ci saranno altri interventi in Legge di Bilancio 2024 sul fronte delle tasse?
"Ora concentriamoci sul chiudere in fretta la delega, auspico entro la fine di luglio, prima della pausa estiva, in modo tale che poi si possa attivare e proseguire celermente il lavoro per i decreti delegati e per i Testi Unici. L’Italia, le sue famiglie e le sue imprese, non possono più aspettare: lo hanno fatto per cinquant’anni. Come Lega confidiamo che alcuni dei provvedimenti possano già entrare nella manovra di autunno, senza attendere il 2024. Come detto, questo è un primo passo: se la maggioranza continua a lavorare bene, ci sono prospettive e premesse per farlo in un orizzonte temporale di dieci anni, imprimendo davvero una svolta decisiva al Paese, a cominciare dal Fisco. Questa sfida si può solo vincere: la politica lo deve ai territori e ai cittadini eroici che per cinquant’anni hanno continuato a produrre eccellenza ed eccellenze nel Paese delle complicazioni".

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