La Chiesa "detta" la linea al governo: "Abbassare i toni su Ong e i migranti"

"Attenzione, rischiamo di metterci contro il Papa". L'avvertimento di Tajani all'esecutivo dopo i colloqui tra Berlusconi e "messaggeri" della Santa Sede

Politica

Migranti, cambio di rotta del governo dopo l'avvertimento della Chiesa

Il governo Meloni sulla questione migranti ha deciso di abbassare i toni. Il motivo sarebbe legato non solo alla polemica che si è innescata sulla questione Ocean Viking con la Francia, ma anche per un "avvertimento" - si legge su Repubblica - proveniente dal Vaticano. Ecco una parte dei motivi che hanno indotto l’esecutivo a riannodare il filo della polemica sui migranti e a rinfoderare l’arma dello scontro. La possibilità – qualcosa più di un avvertimento – che se l’Italia avesse insistito sulla linea dell’intransigenza nei confronti delle Ong, allora si sarebbero trovati una opposizione vera.

Non quella dei partiti di minoranza, ma della Chiesa. Con una esposizione pubblica ai massimi livelli. E sarebbe stata un’opposizione con più obiettivi: compreso quello che riguarda la guerra in Ucraina. Il primo a sollevare alcuni dubbi - prosegue Repubblica - è stato Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha contattato i ministri forzisti per avvertirli: "Attenzione, su questa posizione rischiamo di metterci contro il Papa".

E per sostanziare il suo allarme - prosegue Repubblica - riferiva di colloqui personali intrattenuti con alcuni rappresentanti della gerarchia ecclesiastica. Alcuni “messaggeri” della Santa Sede si sono poi fatti sentire direttamente con il governo e in particolare con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Iniziare la legislatura aprendo anche un contenzioso formale con la Santa Sede, avrebbe messo a repentaglio tutti i tentativi del centrodestra di presentarsi come espressione del mondo cattolico.

Anche perché segnali erano stati già recapitati. Prima proprio il Pontefice. Poi i Vescovi italiani hanno chiesto: «Siamo sicuri che la chiusura verso i migranti e i rifugiati e l’indifferenza per le cause che li muovono siano la strategia più efficace e dignitosa?». Tra il Vaticano e Parigi, dunque, la tenaglia stava diventando troppo stretta.

Tags:
governomigrantipapavaticano