Energia, Meloni: "Ue incapace di trovare soluzioni". E sferza i 5s su Ucraina

Secondo la premier "alla pace si arriva con l'equilibrio delle forze in campo e il sostegno a Kiev"

Politica

La presidente Giorgia Meloni ha depositato il testo delle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo: Ucraina ed energia i temi centrali

"Voglio un'Italia credibile, seria, che chieda attenzione per difendere gli interessi nazionali" ha detto la premier Giorgia Meloni.

Il Senato approva con 107 sì, 29 no e 43 astenuti la risoluzione di maggioranza presentata in seguito alle comunicazioni rese dalla premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo del 15-16 dicembre.

L'ironia della premier sul M5S: "Diamo il reddito di cittadinanza ai russi per ritirarsi?"

La dichiarazione del senatore Pietro Lorefice, capogruppo M5S nella Commissione Politiche Ue di Palazzo Madama, che è intervenuto in aula in una discussione generale sulle comunicazioni della premier Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo: "Basta leggere le conclusioni di tutti i consigli europei tenutisi dall’inizio della guerra: solo impegni di carattere militare e propositi di aumentare le spese per la difesa, senza nemmeno l’avvio di un percorso diplomatico negoziale.

Questa Ue sembra ormai diventata una succursale della Nato.

Ci auguriamo che le conclusioni di questo ennesimo Consiglio europeo mostrino un sussulto di volontà, mostrino un risveglio dell’Europa.

È il momento di iniziare a lavorare concretamente per la pace, è ora che l’Ue si attivi sul piano diplomatico, lavorando pancia a terra per organizzare al più presto una Conferenza internazionale di pace insieme all’ONU, al Vaticano, agli Stati Uniti e anche alla Cina".

"I Paesi membri dell'Unione europea spendono già oggi per la difesa, nel loro complesso, oltre 200 miliardi di euro l'anno il che equivale ad almeno il triplo di quanto spende la Russia. Per questo noi del M5S siamo convinti che invece di spendere di più per la difesa sia necessario spendere meglio, cioè spendere insieme in un’ottica di cooperazione europea che eviti programmi duplicati e sprechi di risorse, consentendo economie di scala e razionalizzazione della spesa.
Questa è la strada giusta, non quella dell’aumento delle spese militari nazionali che invece questo governo vorrebbe aumentare, addirittura proponendo in sede europea di escludere le spese nazionali in armi dal computo del deficit nell’ambito del Patto di Stabilità.
Una proposta indecente alla quale noi contrapponiamo la richiesta, che facciamo da tempo, di scorporare gli investimenti per la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica e il sostegno sociale ai cittadini più bisognosi".

La premier Meloni tagliente per rispondere al senatore del M5s Pietro Lorefice: "I russi ritireranno le truppe se gli offriamo il reddito di cittadinanza? Alla pace si arriva con l'equilibrio delle forze in campo e il sostegno a Kiev". 

"L'invio di armi finora è stato deciso dal precedente governo che aveva dentro il M5S, quindi li ringrazio, contano i fatti, non le parole, tutti lavoriamo per la pace. Voi del M5S sembrate avere soluzioni che non ho, quindi aiutatemi a capire cosa intendete quando dite che volete i negoziati per la pace, spiegatemi questi contenuti per la pace, l'Ucraina deve arrendersi per ottenere la pace?", si chiede.

"Oppure chiedete l'immediato ritiro dei russi, allora diteci come possiamo convincere i russi a ritirarsi possiamo proporre loro un reddito di cittadinanza? Oppure dobbiamo concedergli i territori che si sono annessi?. Per me l'unica possibilità per un tavolo di negoziazione è che ci sia equilibrio tra le forze in campo nel conflitto e sostegno a Kiev. Io difendo il diritto di una nazione sovrana di difendere la sua libertà", sottolinea la premier.

Ucraina: Meloni, critiche alla Polonia non un bel messaggio a Putin

"La Polonia in Europa si sta caricando tutto il peso dei profughi ucraini, secondo la Nato potrebbe essere tra le prossime vittime. Quale messaggio diamo alla Russia se diciamo che la Polonia non è tra i nostri amici?". Lo ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al dibattito in Senato sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. 

Questa, invece, la dichiarazione di Pierferdinando Casini, senatore del Pd: "Dobbiamo essere sovranisti europei perché se su Ucraina ed energia andiamo in ordine sparso non c'è soluzione per nessuno, neanche per la Francia e la Germania.
Il sovranismo che spero Giorgia Meloni vorrà inaugurare non è quello della campagna elettorale ma quello di chi trova in Europa la soluzione.
I governi passano, l'Italia rimane e la politica estera non può essere un momento di rissa permanente", ha aggiunto ricordando "l'ampia unità" raggiunta ieri in Parlamento sulle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'Ucraina.

"La verità è però la premessa del rispetto", ha affermato ancora ricordando le critiche del passato di parte del centrodestra sulle sanzioni alla Russia, le alleanze con Le Pen, i rapporti con i Paesi di Visegrad, "in contrasto di interesse con quelli dell'Italia". Bisogna evitare di "procedere in ordine sparso. Francia e Italia hanno fatto parti diverse in Libia: il risultato è che le carte ora le danno la Russia e la Turchia. La strada giusta è dunque quella dell'unità europea, non delle digressioni fantasiose che non ci porteranno da nessuna parte", ha concluso.

Ue: Monti a Meloni, "Ineccepibile, ma occhio al protagonismo, se vuole essere preziosa per Italia"

"Sono lieto di poter dire che il rapporto del governo con l'Ue è stato positivo, quasi ineccepibile", salvo "per qualche schermaglia pittoresca e poco utile con la Francia". Lo ha detto Mario Monti, nel suo intervento al Senato nel dibattito sulle comunicazioni della premier in vista del prossimo Consiglio Ue.

Il senatore a vita ha messo in guardia la premier: "Un governo come il suo convinto, penso in buona fede, che i precedenti governi siano da 'italietta' può essere tentato dal protagonismo. Ma ci sarà qualche volta un'alternativa tra protagonismo e risultati e alle volte il protagonismo non è la scelta migliore".

Monti ha proseguito: "Il mio governo avrebbe potuto sbattere i pugni sul tavolo contro la austerità tedesca, ma ha preferito ottenere risultati con mesi e mesi di confronto durissimo per mettere nell'angolo la Merkel e togliere la camicia di forza tedesca alla Bce".

Monti, tra l'altro, ha suggerito alla premier: "Non bisogna mai togliere l'occhio dal triangolo cruciale Italia, Francia, Germania. Sono convinto che quanto l'Italia sta con le proprie forze economiche e finanziarie sulle proprie gambe in Europa come in questo momento, può avere un ruolo particolarmente importante soprattutto quando Francia e Germania non sono perfettamente allineate tra loro. Lei ha l'occasaione di essere preziosa in Europa se riuscirà, nel momento in cui Francia e Germania sono disallineate sulla governance europea e sulla politica di difesa, a esercitare una funzione di mediazione a favore dell'Italia"

E Meloni risponde: "Al senatore Monti dico che sono d'accordo sul tema del rapporto, della triangolazione Italia-Francia-Germania, ma l'Italia è mancata in questi anni. L'Europa con tre gambe ha barcollato perchè le gambe erano due. Oggi la situazione è diversa e consente a noi di giocare un ruolo diverso con Francia, Germania e altre Nazioni''. 

"Io non credo a una Europa di serie A o di serie B, non considero l'Europa un club esclusivo, con i buoni e belli, e gli altri brutti e cattivi che devono essere spinti fuori". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al dibattito in Senato sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Energia, Meloni a Calenda: "Apertissimi a proposte"

Sul tema del disaccoppiamento dell'energia dal gas a livello nazionale "siamo apertissimi. Noi stiamo lavorando a tutti gli approfondimenti. Se l'Europa non dovesse essere efficace" nelle risposte da dare "tutte le proposte saranno valutate", ha detto Giorgia Meloni nell'Aula del Senato rivolgendosi in particolar modo a Italia viva e Azione.

"Quando Calenda è venuto a confrontarsi" a Palazzo Chigi, "l'unico partito di opposizione ad averlo fatto, lo avremmo fatto anche con altri, abbiamo chiesto documenti più concreti di proposte". Se arrivassero "sarebbero una base di lavoro".

Energia, Meloni: "Europa dimostra miopia su scelte strategiche"

L'Euoropa "dimostra una miopia sulle grandi scelte strategiche. L'Europa dovrebbe trovare una soluzione efficace, dare il segnale di agire come attore politico" ha detto la premier parlando della mancanza di iniziativa di Bruxelles sul tema dell'energia.

"Purtroppo non ci sono novità sostanziali" in Europa "sul tema dell'energia. La trattativa è ancora in corso. La questione la porteremo sul tavolo del Consiglio europeo di domani. Penso che sia un errore, l'incapacità di dare una risposta. C'è in ballo la capacità dell'Europa di agire come attore politico. C'è un'assenza di solidarietà".

"Non è possibile isolare una nazione fondatrice dell'Unione europea, dell'alleanza atlantica, protagonista nel Mediterraneo". Lo dice la premier Giorgia Meloni in aula al Senato. "Siamo noi che ci sottovalutiamo", afferma.

"Durante la mia presidenza del partito dei conservatori non ho mai rilasciato interviste ai giornali internazionali e non l'ho fatto perché, stando all'opposizione, avrei dovuto parlare male del Governo italiano e io non parlo male dell'Italia fuori dai confini nazionali. È  un fatto di postura, un fatto di amore nei confronti della propria nazione", osserva.

Meloni: "Italia sia capofila Ue in Africa con il piano Mattei"

"L'Europa ha fatto un errore, quello di indietreggiare nel Mediterraneo. L'Italia può recuperare un ruolo da protagonista, può avere un ruolo da capofila. Io parlo di piano Enrico Mattei perché racconta di un modello di cooperazione, non un modello predatorio". Lo dice il premier Giorgia Meloni nella replica al Senato in vista del Consiglio europeo. "L'Italia deve essere l'hub di approvvigionamento energetico", osserva il presidente del Consiglio. 

 

 

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