Meloni-Schlein, pazza idea di candidarsi entrambe. Verso la sfida alle Europee
Sarebbe un primo tempo delle politiche ma entrambe rischiano di pagarne un prezzo altissimo. Intanto si marcano e una attende la decisione dell'altra
Meloni-Schlein e quella domanda che sta ronzando in testa ad entrambe. Le mosse per le Europee
La campagna elettorale per le Europee è iniziata, ormai tutti i partiti hanno cominciato a pianificare il voto del prossimo giugno e le incognite sono moltissime. Si fa strada una possibilità suggestiva e anche pericolosa per gli equilibri politici del nostro Paese, una sfida a Bruxelles tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Entrambe - si legge su La Stampa - lo hanno confidato solo a pochissimi, e in forma di domanda: "E se mi candidassi io, come capolista alle europee in tutte le circoscrizioni? Non sarebbe una mossa vincente?". Per ironia della sorte, nei mesi che precedono il prossimo importante test elettorale – il più importante dall’avvio della legislatura – Giorgia Meloni ed Elly Schlein si stanno facendo la stessa domanda. Con quale squadra correre, certo, ma soprattutto: chi metterà la faccia sulla sfida? Davvero ha senso lasciare ad altri, per proprio conto, la battaglia nelle urne? Tutte domande a cui le due leader cercano di dare una risposta.
Certo, se la doppia tentazione di Schlein e Meloni si avverasse, le Europee di giugno sarebbero una sorta di primo tempo delle politiche. Per le due leader significherebbe giocarsi molto, e in prima linea, come prova di forza dentro e fuori i partiti e le coalizioni di riferimento. Non decideranno subito, questi sono i mesi delle variabili da calcolare. Ma lo faranno presto e probabilmente la scelta dell’una influirà su quella dell’altra. Per Meloni l'obiettivo è quello di ritagliarsi un posto in Commissione, non per sè ma per un suo fedelissimo, il candidato più probabile a un discorso di questo tipo - prosegue La Stampa - è suo cognato, il ministro Lollobrigida. Anche se un impegno europeo sarà chiesto con ogni probabilità anche al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con il quale il feeling si può dire non sia mai scattato.
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Una decisione questa che pare ormai presa e cui sarebbe annessa una promessa fatta a Lollobrigida: la possibilità – dentro Fratelli d’Italia ci sperano in molti – di diventare il prossimo commissario europeo per l’Agricoltura e le Foreste. Con buona pace dei cugini francesi, con cui la rivalità si fa sempre più forte. Certo, bisognerebbe avere un risultato molto ampio ed entrare in una sorta di maggioranza Ursula allargata a destra. Schlein invece punta forte su governatori e amministratori locali: pressing su Michele Emiliano (Puglia), Stefano Bonaccini (Emilai Romagna) e Antonio Decaro (sindaco di Bari e presidente Anci).