Italia in perenne ritardo sul Pnrr: manca la richiesta della quarta rata

Il 30 giugno è scaduto il semestre e l'Italia ha ancora 17 scadenze pendenti prima di poter richiedere la quarta rata. Meloni rassicura: "Non ci sono ritardi"

di redazione politica
Raffaele Fitto e Giorgia Meloni
Politica

Pnrr, l’Italia salta la richiesta della quarta rata

Il 30 giugno si è concluso il primo semestre dell'anno, che corrisponde alla cadenza con cui la commissione controlla che i paesi abbiano completato le imposte scadenze dall'Ue. Solo in caso di verifica positiva, procede all’erogazione di nuovi fondi; lo stesso vale anche per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, su cui, appunto, l’Italia ha completato solo 10 delle 27 scadenze europee previste.

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Secondo quanto scrive Openpolis, al momento, dunque, l'invio della domanda per ricevere la quarta rata è saltato e stiamo ancora aspettando di ricevere i fondi della terza, che il governo ha richiesto alla fine dello scorso anno. Una situazione grave, che si aggiunge a un processo di revisione complessiva del piano che aveva già cristallizzato l’avanzamento in agenda e su cui, dunque, sono molti i dubbi e le contraddizioni.

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Da una parte, nella relazione al Parlamento il governo indica alcune scadenze come critiche, in quanto soggette a ritardi e a proposte di rimodulazione; dall'altro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha assicurato il contrario, vale a dire, che non ci sono ritardi.

L'unica certezza sembrerebbe la mancanza di informazioni chiare sulle intenzioni, i tempi e le conseguenze di una revisione del piano, soprattutto in termini di ricezione di nuove risorse da Bruxelles.

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