Schlein era assessore al Patto per il Clima, spieghi che cosa (non) ha fatto

Elly (finalmente) ha visitato le zone devastate dal maltempo

Di Alberto Maggi
Elly Schlein
Politica

Pagine e pagine di colore e di lacrime struggenti senza alcun cenno alle responsabilità di chi da sempre amministra la regione

 

L'11 febbraio 2020 viene nominata vicepresidente della regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima. Avete letto proprio bene, assessore con deleghe al Patto per il Clima. Stiamo parlando della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che ha avuto, senza alcun pudore, l'idea di fare il nome del suo avversario (sconfitto) alle primarie del Pd, Stefano Bonaccini, per il ruolo di commissario per l'emergenza e la ricostruzione dell'Emilia Romagna dopo la devastante alluvione.

Nessuno nega i cambiamenti climatici che riguardano l'intero pianeta, ma evidentemente quel mondo perfetto della rossa Emilia Romagna appartiene solo ai film in bianco e nero di Don Camillo e Peppone (nei quali tra l'altro c'è proprio una parte sull'esondazione del fiume Po a Brescello). I giornaloni del mainstream si guardano bene dal mettere in dubbio l'operato della giunta Bonaccini-Schlein e anche di quelle precedenti, tutte di Centrosinistra. Pagine e pagine di colore e di lacrime struggenti senza alcun cenno alle responsabilità di chi da sempre amministra la regione. La domanda sorge spontanea: che cosa ha fatto la signora Schlein come assessore con deleghe al Patto per il Clima? Perché in altre regioni, come in Veneto, ha piovuto più che in Emilia ma non c'è stato il disastro che vediamo ormai da giorni a ogni tg?

Domande lecite, legittime, che tutti dovrebbero porsi e alle quali la segretaria del Pd doverebbe rispondere. E invece che fa? Propone Bonaccini commissario affermando che è il "momento dell'unità nazionale". Giorgia Meloni così gongola perché di fatto l'acqua e l'alluvione si sono portate via anche l'opposizione principale in Parlamento e nel Paese.



Ma torniamo a Schlein, che proprio oggi ha visitato i luoghi delle frane e degli argini in ricostruzione per portare la solidarietà e raccogliere le principali esigenze dei sindaci. Che cosa vuol dire esattamente assessore con deleghe al Patto per il Clima? Nonostante abbia un nome vago e generico, questa delega è molto importante, perché la leader Dem aveva il compito del "coordinamento inter-assessorile delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica".  Ossia, mettere in sicurezza il territorio.

Va ricordato che tra il 2015 e il 2022 l’Emilia Romagna ha ricevuto oltre 190 milioni per costruire 23 casse d’espansione (le opere che prevengono dalle esondazioni di fiumi e torrenti), ma solo dodici sono funzionanti. Insomma, era proprio Schlein a doversi occupare del rischio idrogeologico. Oggi pare esserselo dimenticato? Ha proposto al governo di utilizzare i fondi del Pnrr, dirottandoli dai progetti già finanziati. Per mesi il Partito democratico ha respinto con forza ogni ipotesi di rivedere il piano finanziato dall’Europa e ora chiede il contrario.

Questa volta ha ragione il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha dichiarato: "Basta con la politica del no a tutto portata avanti da Schlein e da chi crede nella decrescita felice". Il leader della Lega chiede di mettere da parte lo "pseudo ambientalismo ideologico" che ha contribuito a far sì che nel corso degli anni si sia fatto poco o nulla per prevenire il dissesto idrogeologico e mettere in sicurezza fiumi e corsi d’acqua. Perché se non si fa prevenzione poi avvengono tragedie come l’alluvione in Emilia Romagna. Tante domande, poche risposte. Tanta retorica (sui giornaloni) e nessuna sostanza. Passate le immagini struggenti, è il momento di far emergere le responsabilità. Fino in fondo.

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