Campo de' Fiori: branco di nordafricani scatenati rapinano un 21 enne romano

Tre stranieri in manette per la rapina a un 21enne romano a Campo de' Fiori. Sono 1 egiziano e due marocchini

Roma

Campo de' Fiori notte di paura: 3 ragazzi di cui 1 egiziano e 1 marocchino Hanno aggredito un 21 enne romano per rapinarlo di un bracciale d'oro. Sono stati arrestati dai Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, unitamente ai colleghi della Compagnia Roma Centro e quelli della Compagnia Speciale di Roma, hanno arrestato tre cittadini stranieri – un 18enne egiziano, un 18enne e un 19enne del Marocco, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto con strappo in concorso, falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale sulla identità.

Un 21enne romano ha denunciato che di notte, in piazza Campo de’ Fiori, alcuni giovani lo avevano avvicinato con una scusa e, dopo averlo accerchiato, gli avevano strappato dal polso un bracciale in oro, per poi tentare di dileguarsi per le vie limitrofe.

Dopo la telefonata al 112 è scattata la caccia

A seguito della richiesta giunta al 112, i Carabinieri sono immediatamente intervenuti e, raccolte le descrizioni dei giovani, ne hanno rintracciato tre. Il 18enne marocchino ha tentato di scappare nuovamente e di disfarsi di 3 collanine in oro che aveva con se ma è stato bloccato. Non ha fornito spiegazioni circa il possesso delle collane d’oro che sono state sequestrate perché ritenute provento di analoghi furti. Il giovane ha tentato di eludere gli accertamenti fornendo anche false generalità, simulando di essere minorenne, ma da approfondite verifiche, i Carabinieri sono risaliti alla sua esatta identità.

Per loro il divieto di dimora nel Comune di Roma

La vittima ha sporto regolare denuncia-querela. I tre maggiorenni sono stati arrestati e, ad esito di convalida presso il Tribunale di Roma, sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma e obbligo di presentazione in caserma.

Le indagini dei Carabinieri proseguono per identificare i complici, per risalire all’esatta provenienza della refurtiva e per accertare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in analoghi episodi delittuosi. Si precisa che gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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