Guardiola come Zidane, solo Ancelotti ha vinto più Champions

Manchester City centra il 'triplete', è l'ottava squadra in Europa a riuscirci

di redazione sport
Pep Guardiola conquista la terza Champions da allenatore (foto Lapresse)
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Guardiola, la Champions è come una moneta e puoi vincere o perdere

"Congratulazioni all'Inter. Non mi aspettavo diversamente, giocano bene. La Champions è come una moneta e puoi vincere o perdere. Senz'altro le tre squadre italiane non è un caso. L'Inter è la seconda squadra più forte dell'Europa ed è una grandissima squadra. Lo devono sapere. La cosa importante è essere sempre lì. Ci è toccato quest'anno come poteva toccarci negli anni precedenti". Lo ha detto al termine della gara Pep Guardiola.

Guardiola vince la terza Champions da allenatore, davanti a lui solo Ancelotti

Pep Guardiola torna a sollevare la Champions League, 12 anni dopo. Il tecnico catalano, dopo gli exploit con il Barcellona nel 2009 e nel 2011 riesce a condurre il Manchester City sul tetto d'Europa. Sale così al secondo posto per numero di Champions vinte, eguagliando Bob Paisley (Liverpool) e Zinedine Zidane (Real Madrid). Al primo posto solitari Carlo Ancelotti con 4, due con il Milan e due con il Real Madrid.

Champions: Rodri, "Un sogno che si realizza, un regalo di Dio"

"Sono emozionato, è un sogno che si realizza. Tutti questi ragazzi (i tifosi) qui intorno aspettano da 20, 30, 40 anni. Io sono qui da soli quattro anni, ma ce lo meritiamo. Siamo stati così vicini in questi anni, ma quando arrivi in semifinale, in finale, alla fine Dio ti fa questo regalo.... È un sogno per tutti noi". E' emozionato Rodri, centrocampista del Manchester City che ha segnato il gol della vittoria, commentando a caldo la vittoria al termine dell'incontro.

Manchester City centra il 'triplete', è l'ottava squadra in Europa a riuscirci

Il Manchester City è l'ottaa squadra in Europa capace di fare il 'treble' campionato-coppa nazionale-Coppa dei Campioni/Champions League. Questo l'elenco dei precedenti: 1967, Celtic; 1972, Ajax; 1988, Psv Eindhoven; 1999, Manchester United; 2009 e 2015, Barcellona; 2010, Inter; 2013 e 2020, Bayern Monaco; 2023, Manchester City.

Inter, 'grazie per questo viaggio, complimenti al Manchester City'

"Grazie per questo viaggio, Nerazzurri. Tifosi dell'Inter, siete stati incredibili. Complimenti al Manchester City". Così l'Inter, sul proprio profilo Twitter, dopo il triplice fischio del finale di Champions League, che ha visto il City laurearsi campione.

SEGUE

Rodri stende l'Inter, il City di Guardiola conquista la Champions League

L'Inter sciupa tre clamorose palle gol e si arrende per 1-0 al Manchester City nella finale di Champions League disputato allo stadio Ataturk di Istanbul. I 'citizens' conquistano il triplete e la loro prima Champions nella storia. Dopo un primo tempo senza grandi occasioni e l’infortunio di De Bruyne, la sfida si accende nella ripresa: Lautaro non trova l’1-0 davanti a Ederson, al 68’ il piazzato di Rodri su assist di Bernardo Silva piega la resistenza dei nerazzurri. La traversa nega il pari a Dimarco, Lukaku spreca di testa nel finale. A trionfare è la squadra di Guardiola (per lui terza Champions dopo le due vinte al Barcellona), all'Inter l'onore delle armi. Guardiola deve rinunciare a Walker dal 1' e manda in campo Aké, Inzaghi sceglie Dzeko e Brozovic lasciando in panchina Lukaku e Mkhitaryan.

Francesco Acerbi e l'arbitro Szymon Marciniak (foto Lapresse)
 

L'Inter prova a esercitare da subito una pressione alta, ma il City trova lo spazio al 6' per costruire la prima palla gol con Bernardo Silva, ma la sua conclusione si spegne di poco a lato alla destra di Onana. La reazione immediata dei nerazzurri è in un pericoloso cross dalla sinistra di Dimarco, respinto bene da Dias che anticipa Dumfries prima della battuta a rete. Un'ingenuità di Ederson rischia di regalare una ghiotta occasione a Lautaro, ma la difesa inglese riesce a liberare. La prima conclusione dell'Inter è di Brozovic al 20' dopo sponda di Lautaro, ma il pallone termina molto alto. Al 24' Ederson rischia la frittata: il brasiliano sbaglia malamente un passaggio e il City perde palla sulla trequarti, Barella prova a sorprendere il portiere dalla lunghissima distanza ma il pallone è larghissimo. Al 28' si accende Haaland: riceve palla in area e scarica un violento mancino, Onana è bravo a restare in piedi e respingere. Sugli sviluppi il City recupera palla, calcia De Bruyne dal limite ma la sua conclusione viene deviata da Calhanoglu e bloccata senza problemi dal portiere nerazzurro. Nell'occasione il belga rimedia un problema muscolare alla gamba destra, resiste qualche minuto ma al 35' si arrende e Guardiola è costretto a inserire Foden al suo posto. Gli inglesi non riescono a sfondare e allora ci prova dalla lunghissima distanza Akanji, pallone alto. Il primo tempo va in archivio dopo due minuti di recupero, con l'Inter che riesce a contenere bene la manovra del City.

Nessun cambio per le due squadre alla ripresa del gioco. Un errore di Onana innesca Bernardo Silva che non ne approfitta. L'Inter reagisce al 55' con Calhanoglu, ma la sua conclusione viene respinta e sugli sviluppi nessun nerazzurro raccoglie il cross di Dimarco. Al 57' Dzeko non ce la fa più e chiede il cambio, entra Lukaku per ricomporre la LuLa. E al 58' arriva subito una clamorosa occasione per l'Inter: pasticcio Bernardo Silva-Akanji, Lautaro prende palla in area ma al posto di servire Brozovic solo decide di calciare addosso a Ederson. Sul ribaltamento di fronte Barella stende sulla trequarti Foden e rimedia il giallo, sulla punizione colpisce Dias ma manda fuori. Al 67' un rimpallo innesca Haaland, ma Bastoni salva tutto intercettando il passaggio del norvegese per Foden in area. Ma al 68' il Manchester City passa: Akanji verticalizza per Bernardo Silva, cross basso respinto da Acerbi, il pallone arriva a Rodri che di prima insacca alla sinistra di Onana, 1-0 per gli inglesi. L'Inter reagisce e ha immediatamente una clamorosa occasione per il pareggio: sponda di Dumfries per Dimarco, colpo di testa che sbatte sulla traversa, proprio Dimarco è il più veloce a tuffarsi sul pallone ma il suo secondo colpo di testa colpisce in pieno Lukaku che gli nega il gol, in un'azione che ha ricordato l'episodio che aveva visto coinvolto il belga nella finale di Europa League persa contro il Siviglia. Lukaku prova a farsi perdonare, ma la sua conclusione deviata da Ruben Dias viene bloccata da Ederson. Al 75' Inzaghi cambia gli esterni mandando in campo Bellanova e Gosens (fuori Dumfries e Bastoni). Al 77' il City va a un passo dal raddoppio: giocata sontuosa di Foden che si libera ed entra in area, ma calcia debole e rasoterra tra le mani di Onana. All'82' alza bandiera bianca Stones, al suo posto entra Walker. All'84' Inzaghi si gioca le carte Mkhitaryan e D'Ambrosio per Calhanoglu e Darmian. All'86' l'Inter sciupa una buonissima ripartenza, il cross di Gosens è imprendibile per i compagni. E all'88' altra occasione clamorosa per i nerazzurri: cross dalla destra di Brozovic, sponda di Gosens sul secondo palo per Lukaku, colpo di testa a botta sicura ma Ederson salva sulla linea con il ginocchio e Ruben Dias è bravo a evitare l'autorete e mandare il pallone in corner. Cinque i minuti di recupero concessi dall'arbitro Marciniak. Assalto finale dell'Inter, al 93' punizione dalla sinistra di Dimarco e sulla respinta prova Barella dal limite, fuori. Corner al 96', tutti su compreso Onana: Gosens spizza di testa ma Ederson salva ancora una volta. Sipario.

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