Primavera e...epidemia allergologica!

Le ALLERGIE sono reazioni anomale del sistema immunitario in seguito all'esposizione degli allergopatici a sostanze estranee o ALLERGENI (pollini, alimenti, farmaci), a contatto con le quali l'organismo reagisce con SENSIBILIZZAZIONE anziché immunizzazione.
In Italia i soggetti affetti da sintomatologie allergiche come rinite o asma allergico sono aumentati di 7 volte negli ultimi 30 anni, passando dal 4% a quasi il 30% della popolazione.
Soprattutto nel mese di maggio, con le brusche variazioni di temperatura e il forte vento, le graminacee e le parietarie risultano gli allergeni più aggressivi.
L'aumento dell'anidride carbonica stimola la produzione di piante spontanee nelle zone incolte.
L'inquinamento atmosferico, soprattutto quello causato dal traffico veicolare dei motori diesel, produce un polline più aggressivo che causa flogosi (infiammazione) delle vie respiratorie degli allergopatici.
L'allergene più diffuso è quello delle GRAMINACEE, piante che fioriscono nei prati soprattutto al Nord.
Segue la PARIETARIA, che cresce sui muri e sui ruderi soprattutto al Sud, con una fioritura da marzo ad ottobre.
Negli ultimi anni importanza allergenica è stata data alle CIPRESSACEAE, alle BETULLACEAE e alle CORYLACEAE.
In Lombardia particolarmente insidiosa è l'AMBROSIA che fiorisce tra agosto ed ottobre ed ha un potere asmogeno rilevante. Si tratta di una pianta particolarmente critica perché spontanea e dunque frutto dell'inquinamento atmosferico.
L'aumento dell'incidenza delle allergie è sicuramente dovuto ai cambiamenti climatici, considerato che è sufficiente un incremento di mezzo grado della temperatura per aumentare da 10 a 100 volte la quantità di pollini nell'aria!
E questo il motivo per cui la concentrazione dei pollini raggiunge il culmine all'inizio dell'estate!
L'aumento costante della temperatura del pianeta avrà come conseguenza sempre più pollini in atmosfera e ACARI nelle case a causa della maggiore umidità.
Dunque nel periodo primaverile sempre più persone soffriranno di allergie respiratorie e cutanee come rinite, asma ed eczema.
I sintomi più frequenti sono congiuntivite, starnutazione ed ostruzione nasale, ma anche asma nelle forme più gravi.
Il consiglio per gli allergopatici, soprattutto nelle zone ventose e alberate, è di uscire nelle ore più fresche della giornata (mattina e sera), quando i fiori producono meno pollini.
Una evenienza sicuramente temibile da affrontare con grande tempestività è LO SHOCK ANAFILATTICO, ossia la manifestazione estrema di una reazione allergica che compare improvvisamente con ipotensione progressiva, tachicardia, edema della laringe con difficoltà respiratoria, pallore e perdita di coscienza.
Utile inquadrare le allergopatie con l'esecuzione di TEST ALLERGOLOGICI per poter poi eseguire VACCINI adeguati!
La terapia consiste nella somministrazione di ANTISTAMINICI associati o meno a CORTISONICI.
E LA PRIMAVERA SI FA SENTIRE....anche in un turno di lavoro come quello di stasera, considerato che tra i pazienti giunti in Pronto soccorso ho già osservato in poche ore 3 casi di allergopatie (2 respiratorie, 1 cutanea).
Casi che fino a qualche anno fa risultavano meno frequenti perché inferiore era l'inquinamento atmosferico!
E la cosa più preoccupante è che le reazioni allergiche sono in costante crescita tra i bambini, notoriamente dotati di un sistema immunitario immaturo!
L'incremento delle reazioni allergiche nei bambini potrebbe a mio parere dipendere anche dalla riduzione dei casi di allattamento al seno, per fattori costituzionali o estetici che sia!
Il latte materno, com'è noto,  aumenta infatti le difese immunitarie del bambino contenendo le IMMUNOGLOBULINE, ossia anticorpi contro batteri e virus.
Dunque, allorquando possibile non esitino mai le madri ad allattare i propri figli perché oltre che amore trasmetteranno anticorpi, patrimonio inestimabile per il futuro!