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Il Covid e la cura della persona: cos’è cambiato con la pandemia

Tra gli aspetti che hanno maggiormente risentito degli effetti della pandemia provocata dalla diffusione del Covid-19 c’è senza dubbio la cura della persona. Il settore dei barbieri e dei parrucchieri, infatti, è stato tra quelli colpiti dalle restrizioni imposte dal Governo tra marzo e maggio (il ‘lockdown’ nazionale); saloni e laboratori hanno dovuto chiudere i battenti e attendere il via libera per la riapertura, arrivato solo quando la curva dei contagi era sensibilmente calata rispetto ai picchi toccati a marzo. La chiusura forzata ha comportato un notevole contraccolpo per il settore, soprattutto in considerazione del fatto che poco più dell’85% delle attività è rappresentato da ditte individuali mentre solo il 4% impiega più di cinque dipendenti. In realtà, l’intero settore ha fatto registrare due tendenze contrastanti che si sono (in parte) compensate ed assestate anche nei mesi successivi alla fine del lockdown. Vediamo di seguito come il Covid ha influito sulle attività di barbieri e parrucchieri nel corso del 2020.

Lockdown e crescita del mercato digitale

Durante il periodo di quarantena, cominciato durante la prima metà di marzo e conclusosi a inizio maggio, i clienti abituali dei saloni di barbieri e parrucchieri hanno dovuto gioco forza modificare le proprie abitudini e la routine quotidiana, specie per quanto riguarda la cura di barba e capelli. Fisiologicamente, il fai da te ha preso il sopravvento, nei limiti del possibile; naturalmente, ciò ha comportato un incremento degli acquisti di prodotti per l’hair care (la cura di barba e capelli), come ad esempio shampoo, gel, lozioni, creme e simili ma anche articoli di cosmesi e per le unghie, fino a strumenti come piastre, lamette e rasoi elettrici.

 

La maggior parte di questi acquisti, soprattutto durante il lockdown, sono stati acquistati online, con una conseguente crescita esponenziale dei volumi di vendita degli e-commerce specializzati (si tratta di una tendenza generalizzata, che ha riguardato praticamente ogni settore commerciale durante il periodo di quarantena nazionale). Questo trend ha permesso quantomeno ai fornitori, anch’essi colpiti pesantemente dalle misure restrittive adottate in primavera, di assorbire almeno in parte le perdite provocate dalla chiusure dei saloni, il segmento finale dell’intera filiera. Grazie alla loro presenza anche sull’ online, fornitori specializzati come Gaspa Beauty Supply Milano hanno potuto recuperare una parte delle perdite, in attesa che gli esercizi fisici riprendessero le proprie attività.

La ripresa delle attività alla riapertura

Finito il lockdown, i barbieri e i parrucchieri hanno potuto riprendere le proprie attività (dopo aver reso i locali conformi ai protocolli sanitari); ciò non ha rappresentato certo un ritorno alla normalità, ma ha permesso a molti di ricominciare a lavorare, pur nel rispetto di severe limitazioni, come ad esempio gli ingressi contingentati. Ciò nonostante, almeno inizialmente, l’afflusso di clienti è stato piuttosto elevato. “Le prime due, tre settimane sono state di fuoco per i parrucchieri: c’era la necessità pratica dei clienti di sistemarsi dopo i mesi del lockdown. Il problema è venuto dopo”, spiegava già a luglio Tiziana Chiorboli, la presidente regionale del Veneto per acconciatura e federazione del benessere di Confartigianato. Una serie di fattori, infatti, ha incentivato molte persone a proseguire sulla strada del fai da te: il desiderio di diminuire quanto più possibile le occasioni di potenziale contatto con estranei, che si salda con una minore necessità di trattamenti professionali (dovuta all’assenza di feste o eventi sociali). In aggiunta, non va sottovalutato un altro aspetto: gli acquisti online e il fai da te possono risultare meno dispendiosi e quindi preferibili per chi, durante la quarantena, ha visto diminuire in maniera più o meno consistente le proprie entrate. Anche per questo, nonostante le riaperture (pure nelle regioni inserite in “zona rossa”), gli esercizi fisici patiscono molto di più dei rivenditori presenti online.

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