Auto e Motori
Vacanze Sicure 2025: crescono i rischi per la scarsa manutenzione auto
La campagna Vacanze Sicure 2025 rivela un’Italia su quattro ruote sempre più vecchia e mal curata: pneumatici lisci e auto fuori revisione mettono a rischio tutti.


In un’Italia dove l’auto resta il mezzo di trasporto per eccellenza, la manutenzione è troppo spesso vista come un’opzione, non come una responsabilità.
Eppure i numeri parlano chiaro. Anche quest’anno, la campagna Vacanze Sicure, promossa da Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus, offre un’immagine allarmante del nostro parco circolante: tra quasi 10.000 vetture controllate in sei regioni tra maggio e giugno 2025, una su cinque presenta irregolarità gravi agli pneumatici. L’iniziativa, attiva da oltre vent’anni, continua a monitorare la sicurezza stradale nel momento più delicato dell’anno, quello delle grandi partenze estive. E quello che emerge è un paradosso pericoloso: più le auto sono vecchie, meno vengono controllate, e dunque più diventano un rischio.
La situazione, come sottolineano i dati ACI, è ormai strutturale. Il 59% delle auto in circolazione ha più di 10 anni, mentre quasi una su quattro supera i 20. È un dato che dovrebbe far riflettere, perché non si tratta solo di anzianità, ma di tutto ciò che questa comporta: revisione saltata, pneumatici usurati, componenti non sostituiti. Nella fascia d’età più elevata, una vettura su tre risulta non conforme agli standard di sicurezza. E quel che fa più paura è che il 10% di tutte le auto controllate monta pneumatici lisci, a prescindere dalla loro età. Un segnale che ci dice molto su quanto la cura del proprio mezzo venga percepita come secondaria.
A essere sotto accusa non è solo lo stato di usura. Tra le anomalie rilevate, l’equipaggiamento non omogeneo degli pneumatici rappresenta una minaccia concreta. Il 5,63% delle auto controllate montava gomme diverse sullo stesso asse, una pratica vietata e pericolosa che compromette stabilità, frenata e tenuta. Una percentuale che si somma a quella già critica dei veicoli con pneumatici danneggiati o privi di omologazione. Dietro queste scelte, spesso c’è la ricerca del risparmio a tutti i costi: pneumatici economici, usati, acquistati senza adeguata consulenza. Ma il prezzo lo paga la sicurezza.
La fotografia offerta da Vacanze Sicure 2025 è quella di un parco auto logoro, dove la manutenzione è troppo spesso posticipata o ignorata. In un contesto economico complicato, è comprensibile che molti automobilisti cerchino di risparmiare. Ma, come sottolinea Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, «è un risparmio solo apparente, che si traduce in maggiore usura, minore affidabilità e più incidenti. Senza dimenticare i costi sociali: feriti, vittime, danni materiali». A farne le spese non è solo chi guida male, ma chi si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un altro aspetto emerso con chiarezza riguarda l’uso improprio degli pneumatici invernali nei mesi estivi. Oltre il 50% delle vetture controllate montava ancora gomme con marcatura invernale anche dopo la fine delle ordinanze stagionali. È vero che in parte il dato è influenzato dalla crescita dei pneumatici all season, sempre più diffusi e contraddistinti proprio da quel tipo di marcatura. Ma resta il fatto che molti automobilisti scelgono deliberatamente di non cambiare le gomme anche quando sarebbe opportuno. Il risultato è una maggiore usura, peggiori prestazioni e rischi aumentati, soprattutto con le temperature elevate che interessano sempre più frequentemente il nostro Paese.
Eppure non mancano le soluzioni. La campagna Vacanze Sicure non è solo repressione, ma soprattutto prevenzione e informazione. «Ogni anno – spiega Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale – intensifichiamo i controlli proprio in vista dell’esodo estivo, quando milioni di italiani si mettono in viaggio. Ma il nostro obiettivo è educare, non solo sanzionare. Gli pneumatici sono un elemento fondamentale della sicurezza e dovrebbero essere controllati regolarmente, non solo prima delle vacanze».
I risultati della campagna 2025 rivelano che il problema della scarsa manutenzione è trasversale. Non dipende né dal sesso o dall’età del conducente, né dal tipo di strada percorsa, né dalla regione di residenza. Si tratta di un malcostume diffuso, che tocca tutta l’Italia, da nord a sud. È il segno che manca una vera cultura della manutenzione, che dovrebbe partire fin dal momento dell’acquisto del veicolo e proseguire lungo tutto il suo ciclo di vita.
In un’epoca in cui l’auto è sempre più digitale, connessa, dotata di infotainment e ADAS avanzati, non possiamo permetterci di trascurare la base. Perché una frenata d’emergenza assistita serve a poco se le gomme non aderiscono all’asfalto. La tecnologia è utile, ma non può sostituire la manutenzione. Ed è proprio su questo punto che Vacanze Sicure continua a insistere: prima della guida assistita, viene la guida consapevole.
La sicurezza stradale è fatta di scelte quotidiane. Una gomma liscia, una revisione saltata, un treno di pneumatici montato male non sono errori da poco. Sono rischi veri, per sé e per gli altri. E se è vero che il parco auto italiano invecchia per necessità, è altrettanto vero che anche con un’auto di 15 anni si può viaggiare in sicurezza, a patto che venga curata con attenzione. Le istituzioni possono fare molto, dalle campagne informative agli incentivi per il ricambio del parco circolante. Ma la prima scelta resta nelle mani dell’automobilista.