Roma, 1 giu. (askanews) - Allarme liste d'attesa in ospedale. È quanto emerge da un'indagine svolta dalla Fondazione The Bridge, che sviluppa progetti d'intervento in ambito sociale e sanitario, per fare luce sulla percezione dei servizi sanitari in tempo di pandemia e aprire una riflessione su quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi per quanto riguarda la gestione delle liste d'attesa.Su un campione significativo di cittadini in tutto il territorio italiano, il 55% di chi presenta patologie croniche ha affermato di aver avuto difficoltà ad accedere ad accertamenti o esami, così come il 65% ha dichiarato di aver avuto tempi di attesa più lunghi. E solo in oncologia ci sono 4 milioni di prestazioni arretrate da erogare.Rosaria Iardino, presidente di Fondazione The Bridge: "Già prima del lockdown la situazione delle liste d'attesa era particolarmente problematica, dopo il lockdown i dati di fondazione The Bridge ci dicono che oltre il 59% degli ospedali hanno rinviato operazioni e prestazioni. Quando questi problemi andranno ad accumularsi avremo un numero importante di prestazioni inevase. O ci sarà a quel punto un intervento forte, particolare e speciale da parte del governo o avremo delle situazioni in cui chi avrà una assicurazione privata potrà avere subito la sua prestazione e chi non ce l'avrà si vedrà rimbalzata di due anni la prestazione".